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INDUSTRIA Italia

Convegno SIAE: "Uniti per creare un mercato on line e difendere i diritti degli autori"

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La rete? deve essere libera, si, ma non a scapito dei diritti degli autori. Parola del direttore generale della SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, Gaetano Blandini, intervenuto durante la Mostra del Cinema di Venezia al convegno "IL MERCATO CHE NON C’E’. Autori, produttori, navigatori nell’isola del web".

Tutti gli intervenuti all'incontro promosso dalla SIAE, con l’ANICA e le Giornate degli Autori e in collaborazione con Nova/Sole 24 Ore, si sono detti d'accordo su una cosa: è necessario favorire subito l’offerta legale delle opere in rete. " Non basta reprimere la diffusione delle opere in rete", ha spiegato Blandini, "ma è necessario veicolare la cultura della legalità e la SIAE, che tutela le opere di oltre 90.000 autori, deve essere la prima a farlo".

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Per Blandini è importante far capire che il pagamento di un compenso agli autori non è una tassa ma il compenso per un lavoro svolto, che è la creazione dell’opera. Riccardo Tozzi, Presidente dell’ANICA, chiarisce che nemici non sono i ragazzini che scaricano film o canzoni da Internet, ma le grandi industrie della pirateria e sottolinea che Internet è non solo un luogo di espressione e di comunicazione, ma un mercato dove si scambiano beni, tra cui vi sono anche quelli protetti dalla proprietà intellettuale. "Ma sulla rete oggi non si genera più ricavo, poiché questi beni viaggiano gratis. Il domani del nostro cinema è nella sala cinematografica. Purtroppo finché ci sarà l’alternativa tra il prodotto gratuito e quello pagato, si continuerà a optare per il gratuito".

“Anche per Telecom Italia – ha detto Francesco Nonno, vice presidente Antitrust & Consumer Issues di Telecom - il diritto d’autore va tutelato. Il nostro interesse è che anche Internet diventi un mercato nell’ambito del quale si svolgano delle transazioni legali. E’importante arrivare ad una offerta legale. Telecom Italia sta investendo per costruire piattaforme in grado di fare questo, come ad esempio Cubovision, grazie anche all’accordo con la SIAE”.

Per il giornalista blogger Luca Sofri, direttore de "Il post", "il sistema e il mercato sono cambiati e nessuno guadagnerà più come prima. Le nuove tecnologie hanno comunque creato un’offerta. Io non userei più la parola furto, nè campagne accusatorie, che non portano a nulla".

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