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MERCATO Italia

50 ml di euro in 5 anni il valore delle vendite all'estero del cinema italiano

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50 milioni di euro è il valore generato nel quinquennio 2006/2010 dalla vendita di diritti di nuovi titoli di cinema italiano nei mercati esteri. È il dato emerso durante il convegno "Cinema: la sfida dei mercati esteri", promosso da ANICA e Cinecittà Luce e svoltosi durante la Mostra del Cinema di Venezia.

Notorietà dell'autore, selezione dei film in festival internazionali e coproduzioni sono i fattori che hanno indotto gli operatori esteri ad acquisire prodotto italiano, ma il valore si concentra ancora su pochi titoli. Un dato troppo basso che deve crescere e che necessita del sostegno di politiche adeguate.

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"È necessario che il mercato estero sia sempre più centrale nei progetti cinematografici italiani - ha esortato Giampaolo Letta, vice presidente dell'ANICA e a.d. di Medusa, che ha aperto l'incontro - e dobbiamo farlo a 360 gradi, sia internazionalizzando il nostro prodotto, sia partecipando a vari livelli a progetti di coproduzione internazionale".

Roberto Cicutto, presidente di Cinecittà Luce, ha sottolineato l'urgenza di un migliore coordinamento degli interventi pubblici e privati: "Il cinema italiano è e deve diventare sempre di più elemento portante del Made in Italy, e gli altri comparti dell'industria italiana devono comprendere l'importanza del cinema e dell'audiovisivo per la circolazione dell'immagine Paese nel mondo". Secondo Cicutto bisogna far convergere i pochi fondi disponibili per la promozione all'estero per creare una rete di referenti del cinema italiano nel mondo, così da stabilizzare la promozione sui diversi territori.

Delle potenzialità delle piattaforme Video On Demand per promuovere a livello mondiale il cinema ha parlato Cristina Cavaliere, esperta di vendite internazionali: l'offerta sta assumendo proporzioni considerevoli in tutta Europa (giro d'affari di 770 milioni di euro nel 2009, 200 nella sola Francia) con attori frammentati: gruppi editoriali, distributori indipendenti, fornitori di connettività. Nonostante i problemi legati alla pirateria e alla difficoltà a recuperare i diritti, rimane una grande opportunità per far conoscere i film nazionali ai possibili acquirenti esteri.

Ne è testimone il produttore Gianluca Curti della Minerva Pictures, che con Rarovideo USA diffonde tramite piattaforma digitale titoli a basso budget, che in certi casi sono rientrati dei costi di produzione: "Abbiamo constatato che all'estero c'è una grande fame di made in Italy. Dobbiamo soltanto soddisfarla".

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