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TELEVISIONE Scandinavia

Thriller tv danesi: popolari da morire

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Il cadavere di una donna assassinata viene ritrovato sul ponte Øresund, tra Danimarca e Svezia, esattamente al confine: la parte superiore appartiene a un politico svedese di spicco, la parte inferiore a una prostituta danese. Le polizie dei due paesi cominciano a indagare per trovare il colpevole.

In onda da settembre sia in Danimarca che in Svezia, The Bridge – serie televisiva in dieci episodi, l’ultimo dei thriller provenienti dalla Scandinavia, racconta queste indagini. L’aspetto inedito di questo progetto da 80 milioni di euro è la realizzazione, sia a livello finanziario che creativo, curata da un consorzio metà danese e metà svedese. Responsabile della produzione è Bo Ehrhardt (Nimbus Film/Digital Film [DK]), insieme a Anders Landström (FilmLance International AB/SW), con il contributo dei canali pubblici DR e SVT, e la collaborazione della tedesca ZDF e della norvegese NRK. La ZDF Enterprises presenterà The Bridge in occasione del MIPCOM.

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Lo scrittore svedese Hans Rosenfeld ha sviluppato il soggetto con il connazionale Måns Mårlin e il danese Nikolai Scherfig. La regista danese Charlotte Sieling coordina la regia, firmata dagli svedesi Lisa Siwe e Henrik Georgsson. Sia la troupe che il cast sono metà svedesi, metà danesi: i detective di punta assegnati al caso, Martin Rohde (Kim Bodnia), della polizia di Copenhagen, e Saga Norén (Sofia Helin), della Länskrim Malmö, si rendono subito conto che l’assassinio su cui indagano è legato a una serie di omicidi politici.

Mentre The Bridge è ancora sugli schermi, la danese DR-TV ha cominciato la produzione di altri dieci episodi di The Killing 3, che vedono la partecipazione di Sofie Gråbøl nel ruolo dell’ispettore detective Sarah Lund. La serie ha ricevuto il premio inglese BAFTA come migliore produzione internazionale e puó vantare un remake americano da parte della AMC Television: in questa versione, Mireille Enos si occupa delle indagini (e di un diverso assassino). Lo sceneggiatore Søren Sveistrup e il regista Mikkel Serup hanno ambientato i crimini della terza stagione sullo sfondo della crisi finanziaria globale.

Al momento della messa in onda su BBC4, The Killing 1 – sebbene sottotitolato - ha ottenuto subito un grande successo, incollando alle poltrone 603.000 spettatori, con un gradimento del pubblico del 94%. La serie ha fatto aumentare le vendite dei libri, del design, della moda e del cibo danesi, portando al successo commerciale persino le felpe delle Far Oer indossate da Sarah Lund. ”Essere danesi è cool”, ha sentenziato The Times. La nuova serie, che sarà trasmessa in patria nel settembre 2012, è prodotta da Piv Bernth. La Gråbøl reciterà accanto a Morten Suurballe, Nikolaj Lie Kaas, Olaf Heine Johannessen, Trine Pallesen e JonatanSpang.

Mentre The Killing 2 viene attualmente trasmesso su ARTE-France, prima di andare in onda su BBC4 il mese prossimo, gli spettatori danesi stanno seguendo la seconda serie del pluripremiato Borgen/Government (già acquisito dai canali televisivi franco-britannici e per cui l’americana NBC Teevision ha già in cantiere un rifacimento). Equivalente danese di The West Wing - Tutti gli uomini del Presidente, scritta da Adam Price, Tobias Lindholm e Jeppe Gjervig Gram, racconta la vita di una quarantenne leader del suo partito, Birgitte Nyborg (Sidse Babett Knudsen), e della sua lotta per conquistare il potere politico.

Il suo idealismo e il suo impegno hanno appena assicurato al suo partito una schiacciante vittoria a sorpresa. I primi tre episodi (gli ultimi dieci saranno trasmessi l’anno prossimo) raccontano i sacrifici personali della donna e le conseguenze del suo lavoro di politico di spicco e ministro, dentro e fuori l’agone politico. La serie è prodotta da Camilla Hammerich, e diretta soprattutto da famosi registi di lungometraggi (Søren Kragh-Jacobsen, Rumle Hammerich, Annette K Olsen, Mikkel Nørgaard). Borgen/Government vede la partecipazione di Birgitte Hjorth Sørensen e di Johan Philip Asbæk.

In occasione del recente Holland Film Meeting, nel corso del Netherlands Film Festival a Utrecht, un gruppo di lavoro organizzato dall’associazione di Amsterdam Network for Scriptwriters ha discusso la situazione della sceneggiatura in Danimarca “che ovviamente si rifà a buoni modelli, come visto in The Killing e in Borgen/Government”, ha dichiarato il moderatore e sceneggiatore olandese Don Duyns. “I danesi si sono specializzati in thriller locali dalle sfumature sociali. Borgen/Government è ambientato nell’agone politico, dove i protagonisti sono alle prese con i propri dilemma morali. Grandi storie, o piccoli dolori privati: gli sceneggiatori danesi sono bravi in entrambi i generi", ha concluso Duyns.

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(Tradotto dall'inglese)

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