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USCITE Francia

De bon matin: un dirigente bancario in depressione

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Specchio dell'attualità e della dura crisi degli istituti finanziari, la coproduzione franco-belga De bon matin [+leggi anche:
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di Jean-Marc Moutout è lanciata oggi in 101 copie nelle sale francesi da Les Films du Losange. Attratto fin dagli inizi della sua carriera dalle questioni economiche e sociali trattate dalla prospettiva della crudeltà del mondo contemporaneo, il regista di Violence des échanges en milieu tempéré [+leggi anche:
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e di La fabrique des sentiments [+leggi anche:
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torna con il ritratto avvincente di un cinquantenne, dirigente bancario competente e devoto, che un giorno uccide i due direttori del nuovo team. Interpretato da un ottimo Jean-Pierre Darroussin al fianco di Valérie Dréville, Xavier Beauvois e Yanick Rénier, il film, ispirato a un fatto di cronaca accaduto nel 2004 e apprezzato unanimemente dalla critica, ricostruisce in flash-back la vita di un uomo senza storia e i motivi che l'hanno condotto a commettere l'irreparabile.

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"Quello che mi interessava era il tempo sospeso tra l'omicidio e il suicidio, e raccontare la storia di un uomo che fa il bilancio della sua vita a partire dai frammenti che gli tornano in mente", spiega Jean-Marc Moutout. "E' la storia di un dirigente cui, a 50 anni, è improvvisamente negato tutto quello che ha costruito. Il mestiere in cui si è fatto le ossa, la fonte della sua prosperità gli si ritorce contro e lo disintegra. E nel cercare di far rispettare la giustizia, esprime la violenza della negazione di ciò che è stato. Dal momento in cui il riconoscimento sociale gli viene negato, ed è persino molestato e umiliato, è tutto il funzionamento del suo essere che non riesce più a sostenere ed entra in depressione. Una delle domande che il film pone è: perché un uomo passa al crimine e al suicidio, e un altro no? Che cosa può far vacillare una persona? Vedo l'ingranaggio, il cammino di quest'uomo verso la perdizione, come ha l'impressione di fallire la sua vita, come sprofonda, come diventa ossessivo, senza più vitalità, ma il mistero del suo gesto rimane".

Sostenuti dalla critica, arrivano inoltre sugli schermi Le Skylab [+leggi anche:
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di Julie Delpy, premio speciale della giuria all'ultimo Festival di San Sebastian (leggi la recensione e l’intervista - Mars Distribution in 184 copie). Si segnalano anche il documentario Crazy Horse [+leggi anche:
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intervista: Frederick Wiseman
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di Frederick Wiseman (presentato ai Venice Days - vedi l’intervista-video - Sophie Dulac Distribution in 17 sale), la commedia Bienvenue à bord [+leggi anche:
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di Eric Lavaine (Pathé Films in 609 cinema), il film britannico Toast [+leggi anche:
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di S.J. Clarkson (UGC in 13 sale) e il folgorante Drive del danese Nicolas Winding Refn, premio della regia all'ultimo Festival di Cannes (Wild Side Films/Le Pacte).

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(Tradotto dal francese)

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