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FESTIVAL Francia

L’estate di Giacomo trionfa a Belfort

di 

Già vincitore del Pardo d'oro della sezione Cineasti del Presente all'ultimo festival di Locarno, L’estate di Giacomo [+leggi anche:
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, primo lungometraggio di Alessandro Comodin, ha conquistato sabato scorso il Gran Premio del 26mo Festival di Belfort. Manifestazione che privilegia i giovani registi e le cinematografie più audaci, EntreVues conta nel suo palmarès, dalla sua creazione, Laurent Cantet, Aldellatif Kechiche, Pascale Ferran, Michelangelo Frammartino, Albert Serra e Corneliu Porumboiu.

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Coproduzione tra Francia (Les Films d’Ici e Wallpaper Productions), Italia (Faber Film) e Belgio (Les Films Nus), L’estate di Giacomo è ambientato nella campagna del Nord Italia e ha come protagonista Giacomo, giovane non udente di 19 anni, che va a fare un pic-nic con la sua migliore amica. I due si perdono e scoprono un luogo isolato e paradisiaco in cui, il tempo di un pomeriggio, la sensualità accompagnerà i loro giochi infantili, fino a rendersi conto che questi eventi non sono altro che il ricordo dolceamaro di un tempo già perduto.

Nato in Friuli, Alessandro Comodin, il cui ultimo cortometraggio Jagdfieber - The Hunting Fever era stato selezionato alla Quinzaine des réalisateurs 2009, ha studiato a Parigi e all'Insas di Bruxelles.

Il Premio del film francese di questa edizione del Festival di Belfort è andato all'affascinante Dernière séance [+leggi anche:
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di Laurent Achard (leggi la recensione), anch'esso presentato a Locarno (in concorso) e che sarà lanciato mercoledì nelle sale francesi da Epicentre Films. Una menzione speciale è stata assegnata al lungometraggio libanese Ok, Enough, Goodbye del duo Rania Attieh e Daniel García. Infine, il premio del pubblico è stato attribuito al toccante Louise Wimmer [+leggi anche:
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di Cyril Mennegun, ammirato alla Settimana della Critica veneziana (leggi l'articolo) e che sarà distribuito il 4 gennaio prossimo nelle sale francesi da Haut et Court.

Ricordiamo che la competizione internazionale di Belfort aveva selezionato anche, fra gli altri, il premiato a Venezia Alps [+leggi anche:
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del greco Yorgos Lanthimos (leggi l’intervista), L'Anabase de May et Fusako Shigenobu, Masao Adachi et 27 années sans images di Éric Baudelaire, L’hypothèse du Mokélé Mbembé di Marie Voignier, Nana di Valérie Massadian, la coproduzione franco-cambogiana Le Sommeil d’or di Davy Chou e il lungometraggio franco-romeno Teodora pécheresse di Anca Hirte. Si segnala inoltre, nella sezione Film in corso, la proiezione di Aujourd’hui di Alain Gomis. Infine, il festival ha reso omaggio a Eric Rohmer e ha presentato un'integrale di Patricia Mazuy che include Sport de filles (scoperto a Locarno - esce in Francia il 25 gennaio con Le Pacte).

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(Tradotto dal francese)

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