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BOX OFFICE Danimarca / Norvegia

Anche le classifiche hanno un fondo: i film 2011 che non hanno fatto storia

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della danese Susanne Bier ha collezionato quest’anno il Golden Globe e l’Oscar al Miglior Film in Lingua Straniera, mentre Melancholia [+leggi anche:
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intervista: Lars von Trier
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di Lars von Trier ha conquistato tre European Film Award, fra i quali quello al Miglior Film Europeo. La Norvegia celebra invece Headhunters [+leggi anche:
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di Morten Tyldum e altre uscite locali del 2011 che hanno spinto il mercato locale allo share da record del 24.6%.

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Ma c’è sempre il fondo delle classifiche — sia in Danimarca che in Norvegia — e la maggior parte delle produzioni a finanziamento statale hanno incassato meno delle spese di pubblicità e di marketing sostenute per il lancio. In entrambi i paesi, cinque film domestici hanno attratto meno di 3-4.000 spettatori.

”Naturalmente, questi ‘piccoli’ film danesi sono una palla al piede per i gestori. Stiamo però cercando di portare avanti il nostro obbligo culturale di proiettarli al pubblico che li ha pagati attraverso il supporto statale”, ha spiegato il Responsabile dell’Associazione dei Cinema danesi Kim Pedersen, che vorrebbe una maggiore spinta promozionale a sostegno delle uscite.

Il maggiore successo danese 2011 è stato A Funny Man [+leggi anche:
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di Martin Zandvliet, con 483.178 biglietti venduti. Il ‘Low Five’ includono Love Is in the Air [+leggi anche:
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di Thomas Staho (2.983), Something in the Air di Michael Asmussen (2.327), Beast [+leggi anche:
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di Christoffer Boe (1.685), Skyscraber di Rune Schjøtt (1.118), e Miss Julie [+leggi anche:
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di Linda Wendel (155).

Le classifiche norvegesi 2011 sono guidate da Headhunters [+leggi anche:
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di Morten Tyldum, con 556.806 spettatori. Il fondo classifica è di Pax di Anette Sjursen (3.500), Gunnar Goes God di Gunnar Hall Jensen (3.495), The Bambi Effect di Øystein Stene (2.690), Dark Souls di Mathieu Peteul-César Ducasse (1.824) e Exteriors di Patrik Syversen (928).

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(Tradotto dall'inglese)

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