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PREMI Francia

Il Delluc a Miracolo a Le Havre e Donoma

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di Aki Kaurismäki ha conquistato oggi il prestigioso premio Louis-Delluc (leggi la news sui nominati), assegnato da una giuria di critici e di personalità del cinema presieduta da Gilles Jacob. Il regista finlandese raggiunge così André Delvaux, Andrzej Wajda, Costa Gavras e Otar Iosseliani nella lista ristretta dei cineasti non francesi vincitori del Delluc dal 1937.

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Presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes, Miracolo a Le Havre è stato girato in Francia e in lingua francese. Il film è stato prodotto dalla Finlandia al 49 % (via Spoutnik), dalla Francia al 41 % (Pyramide, Arte France Cinéma) e dalla Germania al 10 % (Pandora). Aveva anche beneficiato, fra gli altri, di un anticipo sugli incassi del Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC) e dei preacquisti di Canal + e di ciné+. Pyramide lo distribuirà mercoledì prossimo nelle sale francesi.

Secondo il produttore Stéphane Parthenay (Pyramide): "Aki sarà molto contento di questo premio che conta nel suo palmarès Jean Renoir, Marcel Carné, il cui Quai des brumes è stato uno dei suoi riferimenti per Miracolo a Le Havre, Robert Bresson, che è uno dei suoi registi preferiti, e Pierre Etaix, che compare in Miracolo a Le Havre. Ci consola della delusione di Cannes, dove non abbiamo ricevuto premi. E la giuria del Delluc ha mostrato una grande apertura nell'attribuire il premio, nonostante una concorrenza brillante, a un regista finlandese che ha voluto fare un film francese dandogli la sua impronta inimitabile".

Il Louis-Delluc dell'opera prima è andato alla rivelazione Donoma [+leggi anche:
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di Djinn Carrenard (articolo), un lungometraggio autoprodotto dal regista per un budget infinitesimale (150 euro) e che ha entusiasmato tutta la stampa francese alla sua uscita nelle sale il 23 novembre scorso. Il film è ancora programmato in due sale parigine e in 25 copie totali in Francia. E il regista si appresta a cominciare le riprese del suo secondo lungometraggio, Faire l’amour, prodotto da Realitism Films con Arte France Cinéma in coproduzione. Presente alla consegna del premio, Djinn Carrenard ha precisato la sua posizione rispetto ai mezzi finanziari: "Se ci sono soldi per girare, li prendo, ma la mancanza di denaro non mi impedirà mai di lavorare. Non è un'arringa a favore del 'no budget', ma semplicemente il dato di fatto che se un artista non lavora, muore".

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(Tradotto dal francese)

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