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FESTIVAL Germania

Michael vince il Premio Max Ophüls

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, primo lungometraggio da regista del direttore di casting austriaco e attore occasionale Markus Schleinzer, si è aggiudicato a Sarrebruck il prestigioso Premio Max Ophüls, che ricompensa da 33 anni le promesse del cinema germanofono, molte delle quali hanno fatto successivamente molta strada.

Il film di Schleinzer, proiettato lo scorso maggio in competizione a Cannes (leggi la recensione) e premiato al Festival di Zagabria e alla Viennale, descrive la vita quotidiana di un pedofilo e della giovane vittima che tiene segregata in casa. La giuria del 33mo Festival Max Ophüls (16-22 gennaio) ha elogiato "l'arte dell'ellissi e il coraggio" del regista. Michael è anche valso il Premio dell'interpretazione maschile a Michael Fuith.

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Una menzione è stata accordata al film svizzero Mary & Johnny [+leggi anche:
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di Samuel Schwarz e Julian M. Grünthal, un'opera "rapida, dura e anarchica vicina ai sentimenti di una generazione alla ricerca di se stessa" in cui "il regista e gli attori traducono virtuosamente un classico letterario in un linguaggio cinematografico giovane e unico".

La seconda menzione è andata a Cracks In The Shell [+leggi anche:
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del tedesco Christian Schwochow, vincitore di due premi a Karlovy Vary (leggi la recensione). La giuria ha definito la regia "straordinaria" e gli attori "grandiosi", in particolare la giovane danese Stine Fischer Christensen.

Il Premio del ministro-presidente del Saarland è andato al tedesco Transpapa di Sarah Judith Mettke, il Premio del documentario al titolo austriaco Der Papst ist kein Jeansboy di Sobo Swobodnik, il Premio della sceneggiatura al film francese Mike [+leggi anche:
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di Lars Blumers e il Premio del pubblico a Puppe, Icke und der Dicke di Felix Stienz. Il Premio dell'interpretazione femminile è stato attribuito all'esordiente Peri Baumeister per Tabu - es ist die Seele ein Fremdes auf Erden del tedesco Christoph Stark.

Tra i vincitori, infine, il visionario titolo tedesco Dr. Ketel di Linus de Paoli (Premio Interfilm) e Festung della regista d'origine finlandese Kirsi Marie Liimatainen (Premio della giuria giovane).

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(Tradotto dal francese)

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