31/01/2012

Con il racconto di un cantante nevrotico che non riesce più a cantare, e mette a soqquadro un’intera session in studio, Dance Music Now dello svedese Johan Jonason (in foto) ha vinto i 117.000 euro del Premio Startsladden al Miglior Corto al Göteborg International Film Festival — il maggiore evento cinematografico scandinavo, che si chiuderà fra una settimana (il 6 febbraio). Prodotto da Anna Byvald per Silverrosa, il sesto film di Jonason ha fatto guadagnare al suo regista denaro e servizi tecnici per una nuova produzione — supporto tecnico e attrezzature dallo script al montaggio finale.

Il Big Film Prize di Göteborg aveva già un vincitore all’apertura del festival: Simon and The Oaks [+leggi anche:
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intervista: Bill Skarsgård
scheda film] della svedese b>Lisa Ohlin. Il concorso resta ora fra otto concorrenti per il Premio Dragon al Miglior Film Nordico (117.000 euro).

Il programma della 35^ edizione, che ha attratto circa 200.000 spettatori, include 429 film da 80 paesi: sei di essi sono nominati all’Oscar, come Paradiso Amaro (cinque candidature) del regista statunitense Alexander Payne, ospite del festival.

Se la Berlinale ed il suo European Film Market si apriranno il 9 febbraio, il festival ha già registrato un numero record di buyer (74), rivenditori (23) e programmatori di festival (51) per il Nordic Film Market, che si tiene al Biopalatset di Göteborg tra il 2 e il 5 febbraio.

”Qui, i 280 partecipanti possono aggiornarsi sul cinema scandinavo in tre giorni ed essere ben preparati quando saranno a Berlino”, ha commentato il Direttore del Mercato Cia Edström, responsabile dell’evento da cinque anni. Secondo Edström ”molti contratti potranno vedere la luce a Göteborg, per essere chiusi a Berlino”. ”Di solito, c’è un forte interesse per il nostro pacchetto di work-in-progress, che dà una panoramica dei film nordici che saranno presentati ai prossimi festival e mercati".

Il festival di quest’anno coprirà 19 nuove produzioni nordiche, come il primo film in patria dal 1987del Premio Oscar danese Bille August, Marie Krøyer [+leggi anche:
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(Tradotto dall'inglese)