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USCITE Italia

Sesso e sentimenti in 3D in Com'è bello far l'amore di Brizzi

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Quando a Fausto Brizzi venne l'idea di girare il suo nuovo film in 3D, i suoi produttori (Wildside e Medusa Film) furono inizialmente scettici: costi che lievitano del 20%, macchinari ingombranti, capricciosi e che vanno tarati in continuazione. Tutto per una commedia romantica: ne sarebbe valsa la pena? Ora che il suo Com'è bello far l'amore [+leggi anche:
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sta per invadere le sale italiane (esce il 10 febbraio in 600 copie, la maggior parte tridimensionali, distribuite da Medusa), spetta al pubblico stabilire se il gioco (costato 6 milioni e mezzo di euro) sarà valso la candela.

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Sul potenziale successo al botteghino di un film come questo, d'altronde, non ci sono molti dubbi. Originariamente chiamato Sex in 3D ("un titolo che avrebbe funzionato benissimo all'estero, ma che avrebbe tenuto lontane le famiglie", spiega il regista), Com'è bello far l'amore, titolo definitivo che s'ispira al refrain del brano Tanti auguri dell'icona nazionalpopolare Raffaella Carrà, è confezionato con tutti gli elementi che piacciono al grande pubblico. La trama: Andrea (Fabio De Luigi) e Giulia (Claudia Gerini) sono sposati, con figlio adolescente, e non fanno più sesso. L'arrivo di Max, vecchio amico di Giulia e di professione pornodivo (un inedito Filippo Timi), stravolgerà i ritmi sonnacchiosi della coppia, aiutato dalla collega di set Vanessa (Giorgia Wurth).

Il risultato è una commedia che mescola sesso e buoni sentimenti, ironia e trash, momenti nostalgici e scene di nudo, risate e pruriginosità varie (essendo sponsorizzato da una nota marca di prodotti erotici, il film abbonda di situazioni in cui preservativi, anelli vibranti, bambole gonfiabili la fanno da protagonisti). Il tutto condito da omaggi al cinema (la pellicola si apre sui fratelli Lumière che, dovendo decidere il soggetto della loro prima ripresa, scelgono di filmare la bella cugina che fa il bagno nuda, altro che treno in stazione) e presa in giro dei film d'autore, in particolare quelli di Bellocchio e Lars Von Trier, talmente noiosi che si vanno a vedere solo per pomiciare. "Un po' di goliardia non guasta. Bellocchio è un mio amico e credo si sarebbe offeso se non avessi citato lui", precisa Brizzi, divertito.

Resta tuttavia una domanda: perché girare una commedia romantica in 3D? "La realtà è tridimensionale e tutti i film dovrebbero essere girati così, perché l'effetto è più realistico, si ride o si piange di più", dice il regista. Intanto, Com'è bello far l'amore volerà oltreoceano: il sesto lungometraggio dell'autore di Notte prima degli esami [+leggi anche:
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è stato scelto per inaugurare Los Angeles, Italia - Film, Fashion and Art Fest il 19 febbraio al Chinese 6 Theatre di Hollywood, manifestazione dedicata al cinema italiano in cui, fra l'altro, Dario Argento presenterà in anteprima mondiale 25 minuti del suo prossimo lavoro, tridimensionale anch'esso: Dracula 3D.

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