09/02/2012

I finlandesi non sono certo famosi per la loro alta cucina (mai provato lo spezzatino di renna al Midnight Sun Film Festival di Sodankylä?), eppure il documentario Canned Dreams della finlandese Katja Gauriloff sarà proposto in anteprima internazionale alla sesta edizione del programma Culinary Cinema della Berlinale (12-17 febbraio).

Il secondo film di Gauriloff non è uno sguardo dietro le casseruole del prestigioso Ristorante Chez Dominique di Helsinki: la filmmaker ha girato il mondo per raccontare la condizione dei lavoratori che contribuiscono a produrre un piatto di ravioli, le “innumerevoli mani e le storie dietro la realizzazione del prodotto”.

“Non volevo concentrarmi solo sulla catena produttiva, ma sulla gente che c’è dietro”. Volevo conoscere quelle mani che hanno raccolto i pomodori, cosa c’è nella testa di un macellaio, le speranze e i sogni di chi fatica una vita in una miniera di stagno. Tutte queste persone hanno trovato spazio nel mio film", ha spiegato Gauriloff.

Canned Dreams è stato scritto con Jarkko T Laine e Joonas Berghäll, regista e produttore finlandese il cui Steam of Life [+leggi anche:
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scheda film] (2010), storie di finlandesi nudi in una sauna che parlano delle loro vite, è stato candidato al Nordic Council e allo European Film Award. Berghäll ha prodotto il film per Oktober Oy.

La stessa Gauriloff è proprietaria della compagnia di Helsinki. Nata in Lapponia, ha studiato regia a Tampere, e debuttato con A Shout into the Wind (2008). “Canned Dreams potrebbe essere il miglior documentario finlandese di tutti i tempi”, ha scritto un critico dopo il lancio locale del mese scorso (27 gennaio).

A Berlino, il film sarà proiettato insieme a 14 altri titoli culinari al Martin-Gropius-Bau, dopo una cena ispirata ai film e preparata da chef stellati al ristorante Gropius Mirror. Allo European Film Market, Canned Dreams viene venduto dai tedeschi di Deckert Distribution.

(Tradotto dall'inglese)