22/02/2012 - La star francese veste i panni di un imprenditore in crisi in La mer à boire prima di tornare dietro la macchina da presa.

Molto apprezzato per Les liens du sang [+leggi anche:
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scheda film] (di cui Guillaume Canet sta preparando un remake americano su sceneggiatura di James Gray), Jacques Maillot torna oggi sugli schermi con La mer à boire [+leggi anche:
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scheda film] (Blood From a Stone - leggi l’articolo), lanciato da Wild Bunch Distribution in circa 160 sale. Il lungometraggio, che ha diviso la critica, è incentrato sul proprietario di un cantiere navale che tenta di salvare la sua impresa e ha come protagonista il sempre eccellente Daniel Auteuil.

"Trovavo molto originale l'aver scelto il punto di vista dell'imprenditore per raccontare questa storia", spiega l'attore. "Nonostante l'empatia che ci può essere tra quest'uomo e i suoi operai, o almeno alcuni di loro, tutti pensano che lui possa risolvere i problemi perché è il padrone. Lo si ritiene responsabile di tutto, mentre lui stesso si trova con le spalle al muro. Per quanto voglia comportarsi bene, fare il suo meglio, non gli rimane altra scelta. Il film illustra fin troppo bene, purtroppo, la violenza di oggi nei rapporti sociali, nei rapporti umani... Tutti gli altri personaggi lo mostrano bene: il ragazzo disperato che si immola, la direttrice finanziaria che pensa solo a salvare se stessa, i giovani che lottano e non intendono cedere su niente…".

Daniel Auteuil, che ha debuttato con successo alla regia con La fille du puisatier [+leggi anche:
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scheda film], tornerà dietro la macchina da presa nell'universo di Marcel Pagnol con la trilogia Marius, Fanny e César, di cui girerà i primi due capitoli in primavera con un cast composto, fra gli altri, da Raphael Personnaz, Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin e la giovane Victoire Belezy.

Tra le novità di questo mercoledì si distingue il notevole Bullhead [+leggi anche:
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intervista: Bart Van Langendonck
intervista: Michaël R. Roskam
scheda film] del belga Michael R. Roskam, elogiato dalla critica e che figura tra i cinque nominati all'Oscar del miglior film straniero (Ad Vitam in 36 copie).

Escono inoltre la coproduzione britannico-irlandese-francese Albert Nobbs [+leggi anche:
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scheda film] di Rodrigo Garcia, nominata a tre Oscar tra cui quello della miglior attrice per Glenn Close (leggi la recensione - Chrysalis Films in 90 copie), il film fantastico americano-britannico Chronicle di Josh Trank (Twentieth Century Fox in circa 350 cinema), L'Oeil de l'astronome di Stan Neumann (news - Les Films du Paradoxe in 5 copie), il documentario Bovines ou la vraie vie des vaches di Emmanuel Gras (Happiness Distribution in 7 copie) e il pluripremiato film russo Twilight Portrait di Angelina Nikonova (vedi l’intervista video - Rezo in 13 copie).

(Tradotto dal francese)