email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

INDUSTRIA Spagna

Ciudad de la Luz dovrà restituire 265M € alla Comunità di Valencia

di 

- L'ingente investimento del Governo regionale negli studi cinematografici è stato dichiarato "finanziamento pubblico illegale" dalla Commissione europea

Gli studi cinematografici di Ciudad de la Luz, inaugurati ad Alicante nel 2005, dovranno restituire i 265 milioni di euro ricevuti dalla Comunità di Valencia, secondo quanto stabilito dalla Commissione europea. Questa decisione è il risultato di un'indagine che l'organismo comunitario ha condotto sulla possibilità che i fondi concessi dal Governo regionale rappresentassero un finanziamento pubblico illegale, come sono stati infine giudicati da Joaquín Almunia, responsabile dell'area di Competenza.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

L'indagine ha portato alla conclusione che “nessun investitore privato avrebbe accettato di investire negli stessi termini" e che il finanziamento realizzato dal Governo di Valencia “distorce enormemente la concorrenza tra i principali studi di cinema europei”. La Commissione europea aveva avviato l'indagine nel 2008 in seguito alla denuncia di due imprese europee del settore cinematografico non identificate (leggi la news).

“Non solo non c'è bisogno di spendere denaro pubblico per finanziare un nuovo operatore cinematografico, ma esso penalizza pure gli studi già esistenti e i potenziali interessati a entrare nel mercato, che devono operare senza finanziamento pubblico", continua il comunicato della Commissione, aggiungendo che "nell'attuale contesto economico, le conseguenze possono essere disastrose".

La sentenza, cui farà ricorso il presidente della Comunità valenzana, Alberto Fabra, segnala che gli studios avranno quattro mesi di tempo per restituire il denaro. Una decisione che, sommata al grande debito che pende sul complesso (stimato in 190 milioni di euro), i tanti processi giudiziari in corso e la sua deficitaria andatura commerciale, si presenta come “un iceberg” (stando alle parole del suo direttore generale, José Antonio Escrivá) sulla traiettoria di questo Titanic che è diventato Ciudad de la Luz.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy