11/05/2012 - Il maestro franco-polacco prepara D, rivisitazione di un celebre caso storico che mischia spionaggio ed errore giudiziario

L’ingiustizia e i destini individuali in preda a forze più grandi di loro sono sempre stati tra i temi prediletti di Roman Polanski. Il maestro polacco approfondirà la loro esplorazione nel suo 20mo lungometraggio, D, le cui riprese sono previste a Parigi per la fine del 2012. Rivelato a The Hollywood Reporter, il progetto rivisiterà il celebre affare Dreyfus, al centro delle cronache francesi alla fine del XIX secolo.

Accusato di aver passato documenti segreti alla Germania, il capitano dell'esercito francese Alfred Dreyfus fu condannato nel 1894 alla degradazione e alla deportazione definitiva all'Isola del Diavolo, nella Guyana francese, dopo un'indagine approssimativa e una violenta campagna stampa dagli accenti antisemiti esasperati. Il caso infiammò l'opinione pubblica tra il 1896 al 1898, con lo scrittore Emile Zola in prima linea a denunciare l'errore giudiziario nel suo celebre articolo J’accuse. Alfred Dreyfus fu scagionato e riabilitato nel 1906.

"Era tanto tempo che volevo fare un film sull'affare Dreyfus, non trattandolo come un dramma in costume ma come una storia di spionaggio", ha sottolineato Roman Polanski che firma la sceneggiatura con Robert Harris (The Ghost Writer [+leggi anche:
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scheda film]). "Così si può mostrare la sua pertinenza assoluta con il mondo di oggi, questo spettacolo ancestrale della caccia alle streghe contro una minoranza, la paranoia della sicurezza, i tribunali militari segreti, le agenzie di intelligence incontrollate, le dissimulazioni governamentali e la stampa rabbiosa".

Alle redini della produzione figurano Robert Benmussa (RP Productions) e Alain Sarde (A.S. Films); le vendite internazionali sono affidate agli americani di Lionsgate-Summit.

Roman Polanski sarà celebrato quest'anno al 65mo Festival di Cannes con la proiezione della versione restaurata di Tess nel programma Cannes Classics.

(Tradotto dal francese)