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FESTIVAL Norvegia

Haugesund proietta Bravehearts in ricordo del massacro di Utøya

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- Il “ritratto storico di una generazione” della norvegese Kari Anne Moe è in programma al 40° Norwegian International Film Festival di Haugesund

Il 21 luglio 2011, la regista norvegese Kari Anne Moe (in foto) e la sua troupe avevano accompagnato Johanne Butenschøn Lindheim al campo estivo sull’isola di Utøya nel Tyrifjorden, Buskerud, organizzato dai giovani del Partito Laburista norvegese. Il giorno successivo, il 22 luglio, l’avevano presa e portata a Oslo per incontrare Sana El Morabit. Al loro arrivo, alle 15.25, l’autobomba di Anders Behring Breivik era esplosa davanti agli edifici governativi, provocando otto morti e 209 feriti.

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Vestito da poliziotto e con falsi documenti, Breivik aveva proseguito la sua folle corsa a Utøya, aprendo il fuoco sui ragazzi accampati, e provocando la morte di 69 di essi ed il ferimento di 110 prima di essere arrestato. Durante il processo, iniziato il 16 aprile a Oslo, l’uomo ha ammesso le sue azioni dichiarando però di essersi solo difeso.

Moe ha completato il suo film Bravehearts, ma con una storia diversa: è ancora il ritratto di quattro giovani politicamente impegnati, ma anche “il ritratto storico di una generazione segnata a vita dal 22 luglio”, che sarà proiettato al 40° Norwegian International Film Festival di Haugesund dal 17 al 23 agosto.

Moe, ex attivista politica già autrice di vari documentari, ha scritto la sceneggiatura con i ritratti di Johanne, Sana, Henrik (Wangberg) e Haakon (Veum) — membri di diverse sezioni giovanili — in preparazione della campagna elettorale 2011. “Hanno storie importanti da raccontare”, ha dichiarato. Il film, prodotto da Anita Rehoff Larsen e Tone Grøttjord di Sant & Usant uscirà nelle sale locali il 31 agosto per Euforia Film.

Il titolo originale, Til ungdommen (‘Per i giovani’), viene dal secondo inno nazionale norvegese, il poema del 1936 di Nordahl Grieg (noto per la sua prima frase, Circondato dai nemici) portato in musica dal compositore danese Otto Mortensen, e utilizzato per molte commemorazioni dopo il 22 luglio 2011.

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(Tradotto dall'inglese)

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