email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM Belgio

Couleur de peau: miel, film ibrido sull'adozione e l'incrocio di razze

di 

- Con Couleur de peau: miel, Jung e Laurent Boileau ritraggono in modo poetico e coinvolgente il percorso di un giovane coreano adottato e la riconciliazione con le sue origini

Negli anni '60, circa 200 000 bambini coreani sono stati raccomandati per l'adozione internazionale. La maggior parte di questi bambini sono, o almeno si suppone che siano, il frutto delle unioni miste tra donne coreane e militari occidentali. Emarginate dalla società, queste donne sono state spesso costrette ad abbandonare il loro figlio. Trovato a vagabondare da solo per strada all'età di 5 anni, il narratore viene affidato a un orfanotrofio. Dapprima inviato negli Stati Uniti tramite la fondazione Holt, viene alla fine accolto in una famiglia belga che ha già quattro bambini. Jung rimuove le sue origini coreane per meglio fondersi con la sua nuova vita. I suoi rapporti talvolta tumultuosi con i genitori e i fratelli sono dominati dall'amore, anche se a volte sia gli uni che gli altri non sanno bene come comportarsi.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Raggiunta l'adolescenza, Jung e la sua famiglia accolgono un nuovo arrivo, quello della piccola Valérie, un'orfana coreana il cui nome è stato francesizzato. Per Jung è uno choc, la bambina lo rimanda alla propria immagine, cosa cui non è preparato. Disorientato, cerca di inventarsi altre origini e si immerge nella cultura giapponese. Segue un doppio moto di rigetto verso le sue origini coreane e verso la sua famiglia d'adozione. Una richiesta di aiuto permetterà a Jung e a sua madre (da cui si è più allontanato) di ritrovarsi e, con il passare del tempo, di allentare le tensioni, per portare Jung verso un'accettazione del suo status di meticcio, fino al viggio di ritorno verso le sue origini.

Couleur de peau: miel [+leggi anche:
trailer
making of
intervista: Jung
scheda film
]
è l'adattamento di un fumetto di Jung stesso (che ha co-diretto il film). Dopo aver letto questa storia, il regista Laurent Boileau ha contattato Jung per sapere se aveva già fatto quel viaggio in Corea che da adulto promette al bambino del fumetto, e gli ha proposto di accompagnarlo per realizzare un documentario su questo itinerario toccante e singolare. Questo viaggio non solo ha permesso di arrivare a una certa conclusione, ma anche di prendere in considerazione un'opera molto più complessa, un'opera ibrida, un miscuglio di generi, come una risposta alla personalità mista di Jung.

Couleur de peau: miel è l'incontro singolare tra l'autobiografia e il documentario, tra il fumetto (le sequenze in 2D) e l'animazione (in 3D), tra il road movie (il viaggio in Corea), il documento (i filmati familiari in super 8) e la storia (le immagini d'archivio sulla fondazione Holt). L’equilibrio, delicato e in atto sin dai primi minuti, è abbastanza riuscito da riuscire a rendere fluidi i passaggi dall'archivio all'animazione, e il miscuglio dei formati accompagna con armonia i dedali del road movie, il passaggio dal quasi documentario alle scene riscritte, o addirittura inventate. Alla fine, il film si rivela coinvolgente e persino commovente quando l'autore ritrova il tratto meno realista dei suoi fumetti.

Couleur de peau: miel è stato un progetto difficile da montare, che ha necessitato l'intervento di numerosi partner e operatori. E' prodotto da Mosaique Films e Artémis Productions, cui si sono aggiunti una società coreana e il produttore svizzero Nadasdy Film. Il progetto ha ricevuto il sostegno del CNC, del CCA, di Wallimage, del Tax Shelter, di France Télévisions, della RTBF e della RTS. E' uscito in Francia il 5 giugno (distribuito da Gébéka Films) e ieri 13 giugno in Belgio (Cinéart), ed è venduto da Wide Management. Presentato di recente al Festival del Film d’Animazione di Annecy, dove ha ricevuto il Premio del pubblico, il film è stato presentato ieri al Brussels Film Festival.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy