11/07/2012 - Gli autori cinematografici contro il piano industriale che prevede lo smantellamento delle attività cinematografiche degli storici Studios

Gli autori cinematografici italiani ed europei rivolgono un appello al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio perché fermino il piano industriale dei privati che gestiscono Cinecittà Studios che, secondo un comunicato "prevede da un lato lo smantellamento delle attività cinematografiche e dall'altro la costruzione di alberghi e centri benessere".

Tra i firmatari dell'appello Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Costantinos Costa Gavras, Ugo Gregoretti, Ken Loach, Citto Maselli, Franco Nero, Vanessa Redgrave, Pasquale Scimeca, Ettore Scola, Bertrand Tavernier e Giuseppe Tornatore.

Nei giorni scorsi i lavoratori degli Studios hanno deciso 5 giorni di sciopero e l'occupazione di Cinecittà per contrastare il piano di dismissione industriale perché, secondo i sindacati "non è stata fornita alcuna garanzia occupazionale".

Con degli spazi a pagamento sui quotidiani nazionali, il direttore generale di Cinecittà Studios, Giuseppe Basso, ha spiegato le trasformazioni in atto che non prevedono tagli di personale "ma piuttosto nuove opportunità di sviluppo". La società manterrebbe la sua mission storica, offrendo servizi che vanno dai teatri di posa alle costruzioni sceniche, alla postproduzione, ma con l'ingresso di un partner per i servizi di postproduzione, la Panalight. Il piano prevede poi la realizzazione su aree limitrofe del primo teatro di posa digitale e di un Distretto del Cinema e dell'Audiovisivo per ospitare laboratori e uffici dedicati a costumisti, scenografi e produttori. Infine, l'intenzione è anche di diventare produttori esecutivi per progetti internazionali, un percorso iniziato con To Rome with Love [+leggi anche:
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