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SARAJEVO 2012

Present Tense: fuggire dal passato con un occhio al futuro

di 

- La regista turca Belmin Söylemez presenta a Sarajevo la sua malinconica opera prima

Il 18mo Festival del Cinema di Sarajevo riserva quest'anno un posto speciale al cinema turco con un totale di tre produzioni presentate in concorso. Due di queste, Voice of My Father e Beyond The Hill, sono già state ammirate quest'anno rispettivamente nei festival di Rotterdam e di Berlino; la terza, Present Tense di Belmin Söylemez, avrà la sua prima internazionale a Sarajevo, dopo un passaggio ad aprile al Festival di Istanbul, dove è stata presentata in competizione nazionale.

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Mina (interpretata da Sanen Oge, premiata nella manifestazione della capitale turca) è una ragazza che sogna di andare negli Stati Uniti. Disoccupata, l'unico lavoro che trova è come indovina in un caffè di Istanbul: Mina finge di saper leggere il futuro nei fondi di caffè. Sebbene non abbia alcuna vocazione mistica, se la cava perché proietta in queste tazze il proprio passato, dal quale vuole fuggire, e il proprio futuro, al quale vuole accedere. Le clienti si identificano, rimangono soddisfatte e presto Mina comincerà a leggere il futuro in feste frequentate da donne più grandi ed emotivamente più disperate di lei. Nel frattempo, la ragazza raccoglie tutto il denaro possibile e affronta tutte le procedure per realizzare il suo sogno americano. Al fianco di Mina, troviamo il suo capo, Tayfon (Ozan Bilen), e la sua collega di lavoro Fezi (Senay Aydim), anche loro personaggi alla deriva, economica nel caso di Tayfon, emotiva nel caso di Fezi. Il tutto senza dimenticare che lo spazio in cui si muovono questi personaggi, Istanbul, cambia tanto quanto loro.

La sceneggiatura, firmata dalla regista e da Hasmet Topaglu (suo socio nella casa di produzione Filmbüfe), ha un tono nostalgico e contemplativo che sottolinea una narrazione suggestiva (invece che esplicita), dando allo spettatore la possibilità di ricreare lui stesso una parte della storia seguendo la sua immaginazione e basandosi sulle proprie esperienze personali, un po' come Mina nelle scene in cui legge il futuro. Il passato è nebbioso, il futuro lo si spera migliore, però il film, come suggerisce il titolo, è centrato sul presente e su tutto ciò che impedisce alla protagonista di andare avanti.

Söylemez capta tutti questi blocchi del tempo presente con una malinconia accentuata da diverse inquadrature all'interno delle tazzine di caffè usate, magnificamente filmate da Peter Roehsler, e il cui valore simbolico compensa le inquietudini e i dubbi, segreti, dei personaggi.

Le vendite internazionali di Present Tense sono gestite dalla casa di produzione stessa, Filmbüfe.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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