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USCITE Italia

Meglio non disturbare i Padroni di casa

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- Nelle sale dal 5 ottobre distribuito da Good Films, il secondo film di Edoardo Gabbriellini è una riflessione sulla violenza

Alla sua seconda prova da regista - dopo B.B. e il Cormorano, selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2003 - Edoardo Gabbriellini firma un film nero e cupo, ennesima riflessione cinematografica sulla violenza.

In uscita nelle sale il 5 ottobre in 150 copie distribuito da Good Films, Padroni di casa [+leggi anche:
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vede due fratelli muratori, interpretati da Elio Germano e Valerio Mastandrea, recarsi da Roma in un piccolo paese dell'Appennino tosco-emiliano per piastrellare il terrazzo della villa di un celebre cantante, impersonato da Gianni Morandi, ritiratosi da anni dalle scene per assistere la moglie ammalata e quasi immobilizzata (Valeria Bruni Tedeschi). L'anziano cantante, che sta per tornare ad esibirsi con un concerto per sostenere il turismo, si dimostrerà un piccolo mostro di vanità e ipocrisia, mentre i due fratelli romperanno l'equilibrio della piccola comunità e dovranno vedersela con i giovani del luogo, in una escalation di violenza che richiama il Cane di paglia di Sam Peckinpah di quarant'anni fa.

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Attore lanciato da Paolo Virzì, che lo aveva voluto protagonista di Ovosodo, Gabbriellini era il giovane chef di cui s'innamora la matura Tilda Swinton in Io sono l'amore di Luca Guadagnino, che è ora tra i produttori del film. Gabbriellini regista mostra un certo interesse per l'indagine antropologica della provincia più gotica e dirige con armonia e congruenza, arricchendo di sfumature inquietanti il bel paesaggio ma mancando l'appuntamento con un finale plausibile.

Mentre il mostro sacro della musica leggera italiana Gianni Morandi recita con la stessa rigidità con cui conduceva il festival della canzone di Sanremo, Valerio Mastandrea dà vita ad un operaio dal passato difficile e ricco di umanità, e Elio Germano lo sostiene con la consueta istintività.

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