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USCITE Italia

Con Virzì l'amore si fa Tutti i santi giorni

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- Due anni dopo La prima cosa bella, il regista livornese torna al cinema con la storia di una coppia che si ama alla follia ma non riesce ad avere figli. Nelle sale da giovedì 11 ottobre

Una coppia, un amore sconfinato, un problema irrisolvibile. Paolo Virzì torna al cinema due anni dopo La prima cosa bella [+leggi anche:
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(candidato italiano all'Oscar 2011) con un film semplice, disimpegnato, che si avvale di attori semi-sconosciuti, incentrato su due persone e la loro storia d'amore: quasi un'opera prima. Tutti i santi giorni [+leggi anche:
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sembra infatti chiudere il cerchio con il suo primo film, La bella vita (1994), in cui Sabrina Ferilli e Claudio Bigagli erano moglie e marito in crisi. Qui il regista livornese ha scelto innanzitutto di mettere in scena "una narrazione umana nel gelo della società italiana di oggi" – parole sue – e nella fattispecie, il gelo di una Roma di periferia, ignorante e violenta, in cui i protagonisti del film, diversamente eccentrici, sembrano capitati quasi per sbaglio.

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Guido, soprattutto, sembra un marziano e ha il volto dell'altrettanto lunare Luca Marinelli (La solitudine dei numeri primi [+leggi anche:
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, L'ultimo terrestre [+leggi anche:
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). E' mite, riservato, appassionato di lingue antiche e di santi. Nonostante gli studi classici, lavora come portiere di notte in un albergo, ben contento di farlo: almeno, nei lunghi tempi morti dietro al bancone della reception, può dedicarsi alle sue letture fuori dal tempo. La mattina presto torna a casa e trova nel letto il suo grande amore, Antonia (la cantante siciliana Thony, scovata da Virzì su MySpace e anche autrice della bella colonna sonora). Antonia è il contrario di Guido: tormentata, irruente, un po' musona. Scrive canzoni struggenti e ogni tanto, la sera, le canta in qualche locale, nel disinteresse generale. Sbandata come una vera rocker, di giorno si accontenta di lavorare in un autonoleggio. Guido le porta la colazione a letto e fanno l'amore tutti i santi giorni. Ma ciò nonostante, da sei anni, non riescono ad avere un figlio.

A chi fatica a trovare credibile l'unione tra due personalità così diverse, Virzì dice: "Siamo abituati a credere a maschere grottesche come Fiorito (consigliere della regione Lazio arrestato per aver utilizzato soldi pubblici a fini personali, ndr) perché ne parlano i telegiornali tutti i giorni. Ma esistono anche Guido e Antonia, e la loro stranezza non toglie nulla alla loro verità umana". Gli opposti che si attraggono: una vecchia storia. Guido e Antonia si amano moltissimo e riescono a superare, insieme, ostacoli che metterebbero k.o. la stragrande maggioranza delle relazioni, in cui ci si lascia per molto meno. L'assolutezza di questo amore regala al film un tocco da favola. E la spontaneità di Thony, alla sua prima e, chissà, forse unica esperienza sul grande schermo (lei non sembra preoccuparsene molto), è una boccata d'aria per uno spettatore tendenzialmente rassegnato a vedere in certi film italiani quasi sempre le stesse facce.

Tutti i santi giorni, liberamente ispirato al romanzo "La generazione" di Simone Lenzi, sarà in sala da giovedì 11 ottobre in 300 copie con 01. Il film è prodotto da Motorino Amaranto, società del regista, con Rai Cinema e la banca Mps.

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