02/11/2012 - Tempest, un esempio scintillante di auto-distribuzione

Tempest, rivisitazione contemporanea de La Tempesta di Shakespeare di Rob Curry e Anthony Fletcher, è uscita oggi nelle sale. Il film racconta i progressi di un gruppo multietnico e metropolitano di ragazzi disimpegnati che si trova alle prese con Shakespeare. Il campo di cricket Oval di South London viene trasformato nell’isola magica e remota nella quale il reietto Prospero, Duca di Milano, mette in opera il suo progetto per riconquistare il diritto di primogenita per la figlia Miranda. Il documentario ha richiesto cinque anni per essere completato.

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Tempest è il follow up di Fifth Column Films al documentario del 2011 sul ballo tradizionale del Morris, Way Of The Morris di Curry e Tim Plester. I due film sono ottimi esempi di auto-distribuzione: Curry ritiene infatti che per i film indipendenti, le vendite tradizionali - ovvero la strada rivenditore/distributore - non portino denaro al produttore, e sta quindi lavorando per accedere a festival di serie A e utilizzare stampa e opportunità di marketing ad essa associate per generare interesse negli spettatori. Un altro metodo pubblicitario di Curry è la registrazione del film all’interno della Film Distributors’ Association, con la massimizzazione delle proiezioni per la stampa nazionale.

Questa strada ha già funzionato per Way Of The Morris, ma Tempest non è riuscita a rientrare nelle scadenze di Sundance, Berlino, Rotterdam e del SXSW, perdendo di poco anche la partecipazione a Tribeca. I cinema Curzon hanno comunque apprezzato il film, che è stato anche selezionato tra le proiezioni della National Schools Week e per aprire lo Shakespeare Film Festival di Stratford -Upon-Avon. E nonostante lo spostamento delle date di uscita dal 26 di ottobre alla settimana successiva, per evitare un altro ‘piccolo’ film, Skyfall [+leggi anche:
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scheda film], Tempest è finalmente nelle sale.

(Tradotto dall'inglese)