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FESTIVAL Brasile

Ken Loach, Mads Matthiesen e Lorraine Levy in concorso al 9° Amazonas Film Festival

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- La manifestazione brasiliana dedica una sezione parallela alla produzione polacca e un'altra al cinema portoghese e alle coproduzioni tra Brasile e Portogallo

Il film britannico The Angels’ Share [+leggi anche:
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di Ken Loach, il danese Teddy Bear [+leggi anche:
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di Mads Matthiesen e il francese Il figlio dell'altra [+leggi anche:
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di Lorraine Levy sono le tre pellicole europee che parteciperanno alla competizione internazionale del 9° Amazonas Film Festival, che si celebra in questi giorni a Manaos (Brasile). La manifestazione si è aperta sabato scorso con il film Colegas del brasiliano Marcelo Galvãon e terminerà venerdì 9 novembre con una ceremonia in cui verranno assegnati 20.000 real brasiliani (poco meno di 7.700 euro) al film vincitore del trofeo “vôo na floresta” (letteralmente: “volo sulla foresta”).

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La giuria è presieduta dal regista e produttore rumeno Tudor Giurgiu (Of Snails and Men [+leggi anche:
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) ed è composta dall'attrice argentina Eva Bianco (premiata nella sezione Un Certain Regard di Cannes nel 2010 per la sua interpretazione in Los Labios), l'attore brasiliano Leonardo Medeiros, la direttrice di programmazione del festival internazionale di Chicago Mimi Plauché e il regista brasiliano Sérgio Machado.

In un festival in cui la produzione cinematografica brasiliana, e dell'Amazzonia in particolare, occupa un posto predominante nella programmazione, Patricia Martín, programmatrice aggiunta della manifestazione, ha spiegato a Cineuropa le ragioni per cui sono stati selezionati questi film europei: “Nel festival cerchiamo sempre di mischiare registi affermati con altri meno conosciuti. L'idea è di programmare cinema di qualità che riesca a portare gente qui. Una delle scommesse del festival è formare il pubblico e questo è molto complicato se scegli pellicole che, nonostante la loro qualità autoriale, sono ermetiche. Loach fa un cinema accessibile a tutti. The Angels’ Share parla di questa gioventù scozzese in cui nessuno crede e mostra un Regno Unito diverso da quello che si può immaginare. Il figlio dell'altra mostra il lato umano e familiare del conflitto tra Israele e Palestina, mentre Teddy Bear affronta temi universali come l'amore e la solitudine, e anche un tema come il turismo sessuale, che è una questione importante in Brasile”.

Il cinema europeo sarà accolto bene dal pubblico dell'Amazzonia? “Credo di sì: l'anno scorso abbiamo programmato La sorgente dell'amore [+leggi anche:
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di Radu Mihaileanu e ha vinto il premio del pubblico. Vediamo cosa succede quest'anno!”.

Oltre a contare una buona presenza nella competizione internazionale del festival, al cinema del Vecchio Continente sono dedicate due sezioni parallele, una riservata al cinema polacco e l'altra al cinema portoghese e alle coproduzioni tra il paese lusitano e il Brasile. Dalla Polonia arrivano: Mala Moskwa [+leggi anche:
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di Waldemar Krzystek, Rózyczka di Jan Kidawa-Blonski, All That I Love [+leggi anche:
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di Jacek Borcuch, Venice [+leggi anche:
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di Jan Jakub Kolski e Zero di Pawel Borrowski. La selezione luso-brasiliana va dal classico Aniki Bobo del veterano Manoel de Oliveira, fino a titoli più recenti come Língua - Vidas em Português di Victor Lopes, il documentario Fátima e Europa di Manuel Arouca, Amalia, la biografia della cantante di fado firmata da Carlos Coelho da Silva, e il geniale Tabu [+leggi anche:
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intervista: Miguel Gomes
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di Miguel Gomes, vincitore di due premi all'ultima Berlinale e finalista al Premio LUX del Parlamento Europeo (leggi la news).

Il festival è organizzato dalla Segreteria di Stato per la Cultura dello Stato dell'Amazzonia che, al contrario di quanto succede in Europa, ha cancellato la parola "austerità" dalle sue politiche culturali: non solo tutte le sue attività sono gratuite, ma punta anche sulla decentralizzazione. Oltre al mitico Teatro Amazonas (immortalato sul grande schermo da Werner Herzog in Fitzcarraldo), che accoglie le principali proiezioni e cerimonie, il festival organizza una serie di iniziative con l'obiettivo di formare il pubblico e portare il cinema in scuole, collegi universitari, ospedali e altri luoghi pubblici (comprese le fermate dell'autobus!) non solo a Manaos ma anche in altre comunità in riva al Río Negro.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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