email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

SIVIGLIA 2012

Lebanese Rocket Society: la strana storia della corsa allo spazio libanese

di 

- Presentato a Siviglia dopo la sua prima mondiale a Toronto, il documentario di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige racconta i bizzarri tentativi del Libano di lanciare un razzo nello spazio

A volte si scoprono piccoli e meravigliosi segreti nascosti nelle pieghe della storia, tanto preziosi da non sembrare reali. A inizio anni '60, ad esempio, un gruppo di libanesi di origine armena partecipò alla corsa allo spazio che tanto teneva occupati Stati Uniti e Unione Sovietica. E' l'appassionante, bizzarra e singolare storia narrata nel documentario Lebanese Rocket Society [+leggi anche:
trailer
intervista: Khalil Joreige
scheda film
]
dei libanesi Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, coprodotto dalla loro Abbout Productions con la francese Mille et une Productions e presentato nella sezione “No Ficción. Eurodoc” della nona edizione del Festival del Cinema Europeo di Siviglia.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ma al di là dell'incredibile storia del professor Manoug Manougian, che insieme ai suoi allievi fece diventare il lancio di razzi nello spazio una priorità e un orgoglio per il Libano, questo documentario cerca di rispondere a una domanda molto importante: perché nessuno, nel piccolo paese del Medio Oriente, ricorda questo progetto, del quale si stamparono persino francobolli?

Attraverso eccezionali immagini d'archivio e interviste con alcuni dei protagonisti dei fatti, i registi ricostruiscono la storia della corsa allo spazio libanese contestualizzata nei turbolenti anni '60, e allo stesso tempo riflettono sulla memoria storica e sul ruolo che può avere un'opera cinematografica nel ricreare e ricordare un evento caduto nell'oblio.

Laddove molti documentari avrebbero posto la parola "fine" sullo schermo, i registi vanno oltre nella loro esplorazione e decidono di filmare il loro tentativo di rendere omaggio agli artefici degli esperimenti spaziali, i "sognatori", con la realizzazione di una statua commemorativa a forma, ovviamente, di razzo spaziale. L'epilogo è un frammento di animazione che, dopo le parti dedicate al passato e al presente, fa un salto verso il futuro.

L'enorme fascino della storia, il ritmo veloce della narrazione e la grande qualità delle immagini d'archivio fanno di Lebanese Rocket Society uno di quei rari documentari capaci di arrivare a ogni tipo di pubblico. Inoltre, l'ambientazione negli anni '60 e le implicazioni politiche e culturali lo rendono potenzialmente ben vendibile all'estero, ma forse non per la distribuzione in sala.

Dopo la sua prima mondiale a Toronto e il suo passaggio a Siviglia, Lebanese Rocket Society sarà presentato alla manifestazione danese CPH:DOX e a Doha. Il suo agente di vendite internazionali è la società francese Urban Distribution International.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy