Lebanese Rocket Society: la strana storia della corsa allo spazio libanese
- Presentato a Siviglia dopo la sua prima mondiale a Toronto, il documentario di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige racconta i bizzarri tentativi del Libano di lanciare un razzo nello spazio
A volte si scoprono piccoli e meravigliosi segreti nascosti nelle pieghe della storia, tanto preziosi da non sembrare reali. A inizio anni '60, ad esempio, un gruppo di libanesi di origine armena partecipò alla corsa allo spazio che tanto teneva occupati Stati Uniti e Unione Sovietica. E' l'appassionante, bizzarra e singolare storia narrata nel documentario Lebanese Rocket Society [+leggi anche:
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intervista: Khalil Joreige
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Joreige, coprodotto dalla loro Abbout Productions con la francese Mille et une Productions e presentato nella sezione “No Ficción. Eurodoc” della nona edizione del Festival del Cinema Europeo di Siviglia.
Ma al di là dell'incredibile storia del professor Manoug Manougian, che insieme ai suoi allievi fece diventare il lancio di razzi nello spazio una priorità e un orgoglio per il Libano, questo documentario cerca di rispondere a una domanda molto importante: perché nessuno, nel piccolo paese del Medio Oriente, ricorda questo progetto, del quale si stamparono persino francobolli?
Attraverso eccezionali immagini d'archivio e interviste con alcuni dei protagonisti dei fatti, i registi ricostruiscono la storia della corsa allo spazio libanese contestualizzata nei turbolenti anni '60, e allo stesso tempo riflettono sulla memoria storica e sul ruolo che può avere un'opera cinematografica nel ricreare e ricordare un evento caduto nell'oblio.
Laddove molti documentari avrebbero posto la parola "fine" sullo schermo, i registi vanno oltre nella loro esplorazione e decidono di filmare il loro tentativo di rendere omaggio agli artefici degli esperimenti spaziali, i "sognatori", con la realizzazione di una statua commemorativa a forma, ovviamente, di razzo spaziale. L'epilogo è un frammento di animazione che, dopo le parti dedicate al passato e al presente, fa un salto verso il futuro.
L'enorme fascino della storia, il ritmo veloce della narrazione e la grande qualità delle immagini d'archivio fanno di Lebanese Rocket Society uno di quei rari documentari capaci di arrivare a ogni tipo di pubblico. Inoltre, l'ambientazione negli anni '60 e le implicazioni politiche e culturali lo rendono potenzialmente ben vendibile all'estero, ma forse non per la distribuzione in sala.
Dopo la sua prima mondiale a Toronto e il suo passaggio a Siviglia, Lebanese Rocket Society sarà presentato alla manifestazione danese CPH:DOX e a Doha. Il suo agente di vendite internazionali è la società francese Urban Distribution International.
(Tradotto dallo spagnolo)
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