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ROMA 2012 Fuori concorso

Populaire: quando le segretarie erano star

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- Il film dell'esordiente Régis Roinsard racconta le gare di velocità dattilografica a fine anni '50. Una commedia romantica con Romain Duris e Déborah François, fuori concorso a Roma

Chi l'avrebbe mai detto che le gare di dattilografia potessero essere così avvincenti? A raccontarlo è Populaire [+leggi anche:
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, film dell'esordiente Régis Roinsard, presentato fuori concorso, e con successo, al Festival internazionale del film di Roma (9-17 novembre). Macchine per scrivere all'avanguardia, segretarie ipercompetitive, il ticchettio incessante delle dita sulla tastiera e fogli che svolazzano ovunque sono gli ingredienti di questa commedia frizzante ambientata a fine anni '50, quando quello della segretaria era il mestiere più ambito dalle donne.

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Protagonisti del film sono Louis (Romain Duris), direttore di un'agenzia di assicurazioni, e la sua segretaria Rose (Déborah François - foto). Rose è una pasticciona, ma ha un dono: batte a macchina velocissimo. Mosso da un forte spirito competitivo, Louis decide di allenarla e di farla diventare campionessa di dattilografia. Rose si sottopone così alla dura disciplina che le impone il suo datore di lavoro in vista degli imminenti campionati nazionali: ore di battitura, a occhi aperti e a occhi chiusi, classici della letteratura trascritti per intero, corse sotto la pioggia. Tra i due non mancherà di scoccare la scintilla della passione. Nel cast, anche Bérénice Bejo, star di The Artist [+leggi anche:
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Populaire, che prende il titolo da un modello di macchina per scrivere, è un film spassoso e ben fatto. Le gare che vedono protagoniste queste segretarie incallite sono all'ultimo sangue: battono sulle loro tastiere come ossesse, si guardano in cagnesco, e tra un round e l'altro, si fanno massaggiare le mani dai rispettivi allenatori. Sembra di stare su un ring. Le campionesse, poi, diventano vere e proprie star: stanno sulle copertine dei giornali, sono scelte come testimonial, tutti le vogliono sposare. "L'idea del film mi è venuta guardando un documentario sulla storia della macchina da scrivere", ha raccontato un emozionato Roinsard in conferenza stampa, "ho scoperto che i campionati di velocità dattilografica erano molto comuni nel dopoguerra in Francia. Era considerato un vero e proprio sport".

Il montaggio dinamico, le zoomate, le inquadrature strette sui volti tesi, e poi sulle mani indiavolate, rendono le scene di gara appassionanti. La ricostruzione dell'epoca non bada a spese (il film è costato 15 milioni di euro, non male per un'opera prima). La freschezza di Déborah François è poi un valore aggiunto: bionda e deliziosa come Sandra Dee, con frangetta alla Audrey Hepburn, dà vita a un personaggio irresistibile, "trasgressivo, che non ha filtri, né con gli uomini, né con l'autorità", dice l'attrice. Il film, che esce in Francia e in Belgio il 28 novembre, sarà distribuito in Italia da BiM in primavera.

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