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INDUSTRIA Islanda

Vetrine islandesi a Kilkenny e Roma e denaro ai fondi di produzione

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- Il cinema islandese viaggia in Irlanda e Italia, mentre l’Icelandic Film Centre cerca nuovi fondi extra-governativi per riportare la situazione alla normalità

Mentre sono in corso al Subtitle Festival in Irlanda e al Cineporto di Roma programmi dedicati al cinema islandese, il governo dell’isola e i suoi partiti di coalizione hanno annunciato un nuovo piano finanziario per creare posti di lavoro e promuovere investimenti nei settori industriali, che riporterà i finanziamenti cinematografici alla normalità.

La prima edizione di Subtitle a Kilkenny — il più recente festival irlandese, dedicato al cinema europeo di paesi con produzione limitata (19-25 novembre) — propone un programma sulla New Wave islandese, con Black's Game [+leggi anche:
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di Rúnar Rúnarsson.

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Quattro Passi nel Grande Nord, focus sul cinema islandese proposto di recente al 9° Reykjavik International Film Festival, sarà presentato al 25° Cineporto di Roma (29 novembre-2 dicembre), mentre Sigurdsson e Fridrik Thór Fridriksson (Mamma Gógó [+leggi anche:
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) introdurranno i loro film.

Con un supporto già passato da 3.1 a 4.3 milioni di euro dal 2015, la nuova proposta del governo allocherà 2.9 milioni di euro l’anno (per tre anni) all’Icelandic Film Centre: "E se sarà approvato dal Parlamento, torneremo alla normalità, forse anche meglio di prima del crollo del 2008, nonostante il valore della moneta ancora basso", ha commentato il DG del Centre, Laufey Gudjónsdóttir.

Dopo il lancio di nove nuovi film nel 2010 e otto nel 2011, il piccolo paese nordeuropeo alla confluenza fra Atlantico Settentrionale e Oceani Artici, con una popolazione di soli 319.575 abitanti, ha presentato quest’anno tre nuovi lungometraggi e una co-produzione di minoranza, e altri tre-quattro sono in uscita nel 2013.

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(Tradotto dall'inglese)

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