email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

EDITORIALE

I creatori europei si fanno sentire

di 

Il 5 dicembre scorso, la Commissione europea ha tenuto un dibattito orientativo sul diritto d'autore. Questo dibattito aveva l'obiettivo di definire il piano d'azione della Commissione da qui alla fine del suo mandato nel 2014. Questo punto è stato messo all'ordine del giorno della riunione del Collegio dal presidente Barroso per porre fine  ai dissensi palesi tra il commissario responsabile del diritto d'autore, il francese Michel Barnier e la vicepresidente con delega al digitale, l'olandese Neelie Kroes, che accusa il diritto d'autore di essere un freno allo sviluppo dell'economia digitale. 

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Da diversi mesi, Mme Kroes chiedeva una revisione della direttiva del 2001 sul diritto d'autore nella società dell'informazione, al fine di aggiungere nuove eccezioni e di rafforzare quelle esistenti, considerando questa revisione come essenziale per risolvere tutti i problemi legati allo sviluppo dei servizi online e fingendo di ignorare la moltitudine di problematiche in questione. Presentando il diritto d'autore come un nemico dell'accesso alla cultura, Mme Kroes aveva ancora una volta preoccupato ed esasperato i creatori e l'insieme delle industrie culturali e creative, tra cui il mondo del cinema. 

Questo dibattito orientativo del 5 dicembre era dunque un evento decisivo per l'avvenire della politica europea in materia di diritto d'autore. Poteva convalidare la visione di Mme Kroes e lanciare il processo di revisione della direttiva del 2001 oppure respingere questa iniziativa di indebolimento del diritto d'autore e lanciare una politica ambiziosa di modernizzazione del diritto d'autore nel rispetto dei suoi grandi principi ed equilibri. 

I creatori non sono rimasti a braccia incrociate nell'attesa che si decida la loro sorte. Su iniziativa della Società degli Autori Audiovisivi, 40 dei più grandi cineasti europei (Costa-Gavras, Michel Hazanavicius, Mike Leigh, Wim Wenders, Cristian Mungiu, Andrzej Wajda, ecc.) hanno firmato una petizione online che chiama l'Europa a sostenere i suoi creatori e a preservare il diritto d'autore. Lanciata la settimana precedente la riunione della Commissione, questa petizione ha raccolto in sette giorni oltre 17.000 firme di creatori e cittadini di tutti i paesi! 

Questa presa di posizione pubblica era volta a ricordare alla Commissione europea, in tutte le sue componenti e tendenze politiche, l'importanza del diritto d'autore nella vita professionale dei creatori. Limitare i diritti dei creatori non rappresenta in nessun modo uno stimolo all'economia europea. Al contrario, essendo il diritto d'autore alla base delle industrie culturali e creative, è all'insieme di questi settori europei che verrebbe sottratta la capacità di creare valore. 

Il Collegio dei Commissari lo ha finalmente capito e ha rimandato ogni decisione su un'eventuale revisione della direttiva del 2001 a studi e analisi approfondite i cui risultati saranno noti nel 2014. Nel frattempo, l'iniziativa « Licensing Europe » proposta da Michel Barnier - un dialogo con tutte le parti interessate su una serie di temi precisi - sarà lanciato nel 2013 con l'obiettivo di trovare soluzioni a legge costante, utilizzando tutti gli strumenti e la flessibilità che offre il diritto d'autore europeo, e soprattutto la volontà delle industrie culturali e creative di rispondere alle attese del pubblico.  

Questo risultato rappresenta una grande vittoria per i creatori, che contano di partecipare pienamente a questa azione e difendere la loro visione culturale del diritto d'autore europeo. 

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy