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FILM Italia

L’innocenza di Clara, un noir tra i marmi di Carrara

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- Dopo l'esrordio nel 2007 con Una notte, Toni d’Angelo torna alla regia con un noir ispirato ad una storia vera

L’innocenza di Clara di Toni d’Angelo è arrivato ieri in sala dopo i passaggi al Noir in Festival  e al Festival di Montreal, dove era l’unico film italiano in concorso.  

Il film è ambientato tra le cave di marmo di Carrara e i boschi della Lunigiana, dove si incontrano i destini di due uomini, Maurizio (Alberto Gimignani) e Giovanni (Luca Lionello), e dell’affascinante Clara (Chiara Conti). Quando la donna giunge nella sua nuova casa, nel borgo di pietra incastonato tra i marmi, scatena strani movimenti nella percezione, nell’esistenza e nel destino di tutta la comunità.

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"Tutto nasce da una storia vera che ho visto in televisione di notte" ha raccontato il regista, che è stato assistente di Abel Ferrara  e ha esordito alla regia di lungometraggi nel 2007 con Una notte. "Mi ha interessato il fatto che una donna sia stata arrestata e condannata per essere stata il mandante morale dell'omicidio del marito. Ero incuriosito di capire come, da un desiderio inconsapevole, potesse scaturire un reale assassinio. Inoltre era da tempo che cercavo un noir e questa storia mi ha permesso di confrontarmi con il genere, quindi c'erano tutti gli elementi per iniziare la scrittura". 

Il film è distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà ed è prodotto dalla 13 dicembre, realizzato con il contributo del MIBAC - Direzione Generale per il Cinema e con il sostegno della Regione Lazio - Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo e con il supporto di Roma Lazio Film Commission.

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