PRODUZIONE Islanda, Regno Unito, USA
Quando in Islanda la Guerra Fredda fu prossima a finire
- Gli attori Premi Oscar Michael Douglas e Christoph Waltz sono le star di Reykjavik del britannico Mike Newell sul summit del 1986 tra Reagan e Gorbaciov
Dopo Grandi Speranze [+leggi anche:
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scheda film], con Ralph Fiennes e Helena Bonham Carter, il regista britannico Mike Newell prepara un altro incontro guardando al passato: il summit del 1986 tra il Presidente americano Ronald Reagan e il Segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov in Reykjavik.
Il due volte Premio Oscar Michael Douglas (Wall Street) sarà il Capo di Stato americano al meeting nell’Höf∂i, ex consolato francese di Reykjavik, e il leader sovietico sarà interpretato dall’austriaco Christoph Waltz (Django Unchained).
Scritto da Kevin Hood, il film sarà girato a marzo a Reykjavik, in Islanda, e nello Studio Babelsberg a Potsdam, in Germania, per la compagnia americana/inglese di Ridley Scott Scott Free Productions, Headline Pictures, Participant Media e Mark Sennet Productions. La britannica Hanway Films cura le vendite internazionali.
Reykjavik racconta gli incontri tra Reagan e Gorbachov l’11 e 12 ottobre di quell’anno, che, falliti all’ultimo momento, facilitarono però il Trattato INF, siglato al Summit di Washington l’8 dicembre 1987, quando si pose fine ai missili nucleari a raggio intermedio alle armi di terra. Al 1° giugno 1991, i missili distrutti erano 2.692.
“Il film offrirà al pubblico uno sguardo unico su due figure immense – Reagan e Gorbaciov – che catalizzarono uno dei momenti più importanti della nostra storia: la fine della Guerra Fredda", ha spiegato Scott.
(Tradotto dall'inglese)
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