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USCITE Italia

Sette donne e un uomo: nuova guerra dei sessi per Brizzi con Pazze di me

di 

- La nuova commedia dell’autore di Maschi contro femmine ha per protagonista “il solito idiota” Francesco Mandelli ed esce il 24 gennaio

Fausto Brizzi si diverte, indubbiamente, e fa divertire chi lavora con lui. Le presentazioni dei suoi film assumono spesso toni goliardici, con aneddoti dal set, risate, strizzate d’occhio tra gli attori. Il campione d’incassi della commedia italiana (Notte prima degli esami [+leggi anche:
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, Maschi contro femmine [+leggi anche:
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, per citarne alcuni) produce film a ritmo industriale e, forte dei risultati, con apparente, estrema libertà. Anche a costo di ricorrere a soluzioni facili. E’ il caso di Pazze di me [+leggi anche:
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, suo ultimo lavoro in uscita il 24 gennaio che segna il ritorno di Brizzi in casa RaiCinema, che ha prodotto i suoi più grandi successi (l’ultimo, Com’è bello far l’amore [+leggi anche:
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, era targato Medusa), e 01, che lo distribuisce in 600 copie.

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Pazze di me ricorda il classico cinepanettone, tutto giocato su gag, equivoci e personaggi-maschere. Protagonista è Francesco Mandelli (I soliti idioti [+leggi anche:
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- foto) nei panni di Andrea, unico maschio in una famiglia di sette femmine: mamma, tre sorelle, nonna, badante della nonna e cane. Una è più sciroccata dell’altra. La mamma (Loretta Goggi) è rigida come un soldato; una sorella (Claudia Zanella) odia i maschi salvo flirtare con un uomo sposato, un’altra (Chiara Francini) ha le manie di perfezione e viene abbandonata sull’altare, un’altra ancora (Marina Rocco) è svampita e passa da un letto all’altro; completano il quadro la nonna (Lucia Poli), con demenza senile galoppante, e la sua appariscente badante rumena (Paola Minaccioni). Le relazioni di Andrea hanno vita breve: non appena le sue fidanzate entrano in contatto con le ingombranti donne della sua famiglia, scappano. Con Giulia (Valeria Bilello), dovrà fingersi orfano.

“Questo film è un atto d’amore per le donne, che amo e mi divertono, ma che ancora non riesco a capire”, dice il regista. “Volevo ruoli comici tutti femminili, fregandomene delle leggi del marketing che prediligono il comico maschio”, aggiunge. Fausto Brizzi, visto il suo successo, se lo può permettere. Siamo sicuri che una sceneggiatura più originale, anche quella, avrebbe potuto permettersela.

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