04/04/2013 - Boris Lojkine comincia le riprese del suo primo lungometraggio di finzione. Una produzione Zadig Films

Primo ciak oggi per il primo lungometraggio di finzione di Boris Lojkine: Hope. Venuto dal documentario (Ceux qui restent, Les chantiers de la coopération, Les âmes errantes) ed esperto di Asia, il regista fa rotta stavolta sull'Africa con un cast che comprende Endurance Newton e Mohamed Kaba.

Scritta da Boris Lojkine, la sceneggiatura (presentata l'anno scorso al Festival Premiers Plans di Angers) è incentrata su Léonard che, sognando un futuro migliore, parte dal Camerun alla conquista dell'Europa. Ma il suo viaggio finisce male. Abbandonato dai suoi traghettatori in mezzo al Sahara, si ritrova bloccato in un villaggio di confine, senza risorse. La sua strada incrocia quella di Hope, una giovane nigeriana. Bloccata come lui, è ridotta a prostituirsi. Ha bisogno di un protettore. Cerca un modo per uscire dal deserto. In questo mondo spietato in cui tutti rubano a tutti, Léonard e Hope si legano l'uno all'altra. E cominciano la loro strada insieme…

Prodotto da Zadig Films, Hope beneficia delle coproduzioni di Ink Production e di Sylicone, e di un anticipo sugli incassi del CNC. Le riprese sono previste fino all'8 giugno. La distribuzione in Francia e le vendite internazionali sono affidate a Pyramide.

Zadig Films ha il vento in poppa: la società ha vinto i César 2013 del miglior documentario (Les invisibles di Sébastien Lifshitz) e della miglior opera prima (Louise Wimmer [+leggi anche:
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scheda film] di Cyril Mennegun), e ha ottenuto un bel successo su Arte con la serie TV Ainsi soient-ils.

(Tradotto dal francese)