19/04/2013 - Il regista danese Gabriel Axel, che ha festeggiato il suo 95° compleanno ieri (18 aprile), ha ricevuto l’Academy Award nel 1988 per un film in cui pochi credevano

Il regista danese Gabriel Axel ha impiegato 14 anni a convincere il Danish Film Institute a supportare il suo adattamento de Il Pranzo di Babette di Karen Blixen — "non c’è un quarto d’ora di cinema in questo schifo", aveva commentato uno dei consulenti dell’Institute. L’11 aprile 1988, aveva ricevuto il primo Oscar danese al Miglior Film Straniero.

Non era stato facile neanche trovare un produttore: Axel si era rivolto a Just Betzer di Aarhus (proprietario di Panorama Films), già assistente di produzione del suo Hagbard and Signe (1967) in Islanda, ma, ormai pronti a girare, avevano perso il co-produttore norvegese. Il racconto Il Pranzo di Babette di Blixen è ambientato nella Norvegia settentrionale, ma fu spostato nello Jutland occidentale, in Danimarca, con protagonisti l’attrice francese Stéphane Audran, gli svedesi Jarl Kulle e Bibi Andersson ed i danesi Bodil Kjer e Birgitte Federspiel.

Sia lo scomparso Papa Giovanni Paolo II che l’attuale Papa Francesco l’hannoinserito tra i loro film preferiti: il suo successo garantì il finanziamento di Prince of Jutland di Axel (1994), con Gabriel Byrne, Christian Bale e Helen Mirren,sul Principe Amled, modellato sull’Amleto di William Shakespeare.

Nato da genitori danesi ma cresciuto a Parigi, Axel ha frequentato la scuola di recitazione al Royal Theatre di Copenhagen, e di nuovo a Parigi ha lavorato come regista e attore teatrale nei due paesi tra fine anni ’40 e metà ’50, fino all’avvio della sua carriera cinematografica (attualmente a 69 titoli) nel 1955. Frequentatore dei cinema, Axel sta ancora scrivendo per il grande schermo e ha di recente completato l’adattamento di L’Eroina di Blixen, uno dei Racconti d’Inverno sul dilemma della ribellione femminile, e uno script tratto dall’opera del francese Jean Genet.

(Tradotto dall'inglese)