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CANNES 2013 Quinzaine des Réalisateurs

Stop-over: Un'immersione nella clandestinità

di 

- Il regista svizzero Kaveh Bakhtiari ha filmato per quasi un anno la vita quotidiana ad Atene di alcuni immigrati clandestini provenienti dall'Iran

Il regista svizzero nato a Teheran Kaveh Bakhtiari ha presentato ieri alla Quinzaine des Réalisateurs il suo primo lungometraggio documentario, Stop-Over [+leggi anche:
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scheda film
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, un film sulla clandestinità girato in parziale clandestinità.

Stop-Over è ambientato ad Atene ma potrebbe svolgersi in qualsiasi altro posto del mondo che non sia un punto di arrivo, bensì un luogo di passaggio. I personaggi reali della pellicola di Bakhtiari sono immigrati senza documenti che hanno lasciato l'Iran natale con l'obiettivo di raggiungere, passando per Atene, altri paesi europei. Uno di questi è il cugino del regista. Bakhtiari decide di andarlo a trovare ad Atene e lì conosce altri immigrati, tra cui Amir, l'uomo che li ospita nel suo piccolo appartamento e li aiuta a realizzare il loro sogno di scappare.

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Nella sua casa, Amir ha imposto una regola d'oro: mai parlare del passato. Il film fa lo stesso. Quasi nulla si sa di quello che hanno vissuto questi uomini prima di arrivare in Grecia, ma grazie a Bakhtiari, camera in spalla e sempre fuori campo, si diventa spettatori privilegiati di ciò che significa essere clandestino. 

Il regista raggiunge un equilibrio difficile da ottenere: stare vicino a questi uomini senza violare la loro intimità, mostrare il loro dolore senza sfruttarlo. Siamo testimoni delle loro conversazioni (banali o esasperate), dei loro giri in città cercando di passare inosservati alla polizia, degli intermediari per ottenere documenti falsi, del loro ottimismo che va di pari passo col rischio e della disperazione che porta uno di loro a entrare in sciopero della fame.

In una scena si dice che il giorno in cui gli immigrati smetteranno di bussare alla porta dei paesi ricchi, sarà anche il momento in cui i ricchi dovranno pensare all'esilio. Questa frase ironica viene pronunciata in un paese diventato l'esempio perfetto del fallimento delle politiche di austerità di un continente ancora visto (per quanto tempo ancora?) come ricco. 

Stop-Over è una coproduzione tra Svizzera (Louise Productions) e Francia (Kaleo Films) che fa parte del catalogo di vendite dell'agenzia Doc & Film International.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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