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CANNES 2013 Quinzaine des Réalisateurs

Last Days on Mars: zombie nello spazio

di 

- L'irlandese Ruairi Robinson mischia fantascienza e zombie nel suo primo lungometraggio, girato in Giordania

Sul pianeta rosso ci sono tempeste di sabbia e, al posto di strane creature verdi, gli zombie. Così vede Marte il regista irlandese Ruairi Robinson nel suo primo lungometraggio, Last Days on Mars [+leggi anche:
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scheda film
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, che la Quinzaine des Réalisateurs ha portato sulla Croisette.

Robinson (nominato all'Oscar del miglior cortometraggio nel 2002 per Fifty Percent Grey) ha realizzato The Last Days on Mars a partire da una sceneggiatura di Clive Dawson, che a sua volta si è ispirato a The Animators, dell'autore inglese Sydney J. Bounds. Un gruppo di astronauti si prepara a tornare sulla Terra dopo un viaggio di sei mesi su Marte, un viaggio rivelatosi infruttuoso in termini esplorativi. La stanchezza si fa sentire, i conflitti sono inevitabili ma niente poteva far prevedere quello che sarebbe successo: uno degli astronauti scopre un interessante batterio e indaga. Questo batterio finisce per impossessarsi di lui e di altri membri della squadra, trasformandoli in strani zombie che cercano di attaccare chi ancora non è stato infettato.

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Sebbene il “fattore zombie” trasportato nello spazio sia una scelta inaspettata quanto promettente, lo schema narrativo del film (buoni-cattivi-lotta per la sopravvivenza) ricorda troppo altre storie di fantascienza. Per questo è difficile liberarsi della sensazione del déjà vu. Non resta che notare le varie attrattive della pellicola: il disegno della produzione di Jon Henson, le fantastiche dune marziane (gli esterni sono stati girati in Giordania) e, soprattutto, il lavoro impeccabile di un cast di qualità in cui spiccano Live Schreiber, Ramola Garai, Olivia Williams e Tom Cullen.

Last Days on Mars è prodotto dalla Producer on the Move inglese di quest'anno Andrea Cornwell (leggi l'intervista).

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(Tradotto dallo spagnolo)

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