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CANNES 2013 Quinzaine des Réalizateurs

A Strange Course a Cannes

di 

- Un figlio tenta di ricongiungersi col padre nell‘israeliano A Strange Course of Events di Raphaël Nadjari

Dopo la selezione in Quinzaine des Réalizateurs del suo Apartment #5C nel 2002 e di Tehilim [+leggi anche:
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 in Concorso nel 2007, il regista israeliano Raphaël Nadjari torna a Cannes quest’anno con A Strange Course of Events [+leggi anche:
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, sempre in Quinzaine — una storia tra padre e figlio che ricorda Tehilim.

A Strange Course of Events è incentratosul figlio adulto, Saul (Ori Pfepper), che lavora di notte alla reception di un ospedale di Tel Aviv. La sua non è certo una situazione ideale, e quando la sua solitudine di divorziato si fa troppo pesante, decide di fare visita al padre Shimon (Moni Moshonov), che vive ad Haifa con la nuova compagna Beti (Michaela Eshet).

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Shimon e Saul non si parlano dalla morte della madre di Saul, avvenuta anni prima, e la visita non è un successo immediato, anche se Shimon è felice di rivedere il figlio.

Con uno stile elegante, A Strange Course of Events racconta la lenta riconciliazione tra i due personaggi: Saul è, letteralmente, un pesce fuor d’acqua ad Haifa, e l’elemento viene utilizzato per sottolineare quanto si senta perso nella nuova vita del padre con Beti, che incontra per la prima volta.

Il film, costruito con onestà, poggia sulle performance eccellenti ed il rapporto non semplice tra Pfepper e Moshonov, e Eshet, nel ruolo di una donna che crede molto nel potere taumaturgico delle pietre che vende (e consulta) nel suo negozio, è un importante terzo personaggio che aggiunge una leggerezza di tocco che va avanti e indietro tra assurdità e tenerezza.

Il film è prodotto dalla francese Avenue B Productions in co-produzione con Vito Films (Francia), Transfix Film Production (Israele) e Laila Films (Israele). La parigina MK2 cura le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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