13/06/2013 - Il regista austriaco, ospite a Bologna con la trilogia Paradise, ha annunciato il suo prossimo progetto

"Il progetto che ho in cantiere è un film storico, su una figura leggendaria dell'Austria settentrionale, una specie di Robin Hood". Ad affermarlo è il regista austriaco Ulrich Seidl, ospite al Biografilm Festival di Bologna (7-17 giugno) con la trilogia Paradise, nell'ambito dell'omaggio al direttore della fotografia statunitense Ed Lachman.

Conclusa la trilogia, che da tre angolazioni diverse racconta una ricerca della felicità puntualmente votata al fallimento (Paradise: Love [+leggi anche:
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scheda film], in concorso a Cannes; Paradise: Faith [+leggi anche:
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intervista: Ulrich Seidl
scheda film], premio della giuria a Venezia; e Paradise: Hope [+leggi anche:
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scheda film], presentato a Berlino), il cineasta si dedica così a un personaggio emarginato dalla società austriaca di duecento anni fa. "Abbiamo avuto a che fare con la monarchia quindi con uno Stato molto repressivo, uno Stato criminale quanto i criminali stessi. Praticamente come oggi", osserva Seidl.

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Un'opera in qualche modo biografica: "Il personaggio è realmente esistito, ma naturalmente, trattandosi di un film, ci prenderemo tutte le libertà artistiche del caso". Nel frattempo, il pubblico italiano può godersi a Bologna i tre capitoli di Paradise, programmati al Biografilm in anteprima nazionale e ancora mai usciti in sala.