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PERSONAGGI Italia

Addio a Vincenzo Cerami, autore di La vita è bella

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- Lo sceneggiatore e scrittore romano, candidato all'Oscar nel 1999 per il celebre film di Roberto Benigni, si è spento oggi nella Capitale dopo una lunga malattia

Addio a Vincenzo Cerami, autore di La vita è bella

Si è spento oggi a Roma, all'età di 72 anni e dopo una lunga malattia, Vincenzo Cerami. Sceneggiatore di oltre quaranta film, ma anche scrittore e commediografo, raggiunse la fama mondiale con la candidatura, nel 1999, all'Oscar per la sceneggiatura di La vita è bella di Roberto Benigni.

Nato a Roma il 2 novembre 1940 da genitori siciliani, Cerami scoprì la letteratura, la poesia e il cinema con Pier Paolo Pasolini, suo insegnante alle scuole medie, di cui fu poi assistente alla regia in Comizi d'amore, Uccellacci e uccellini e La Terra vista dalla Luna. Nel 1976 pubblicò il suo primo romanzo, Un borghese piccolo piccolo, satira sui vizi piccolo-borghesi da cui sarà tratto lo straordinario film di Mario Monicelli con Alberto Sordi.

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Tra i tanti film sceneggiati, Casotto e Il minestrone di Sergio Citti, Salto nel vuoto e Gli occhi, la bocca di Marco Bellocchio, Colpire al cuore, I ragazzi di via Panisperna e Porte aperte di Gianni Amelio, Tutta colpa del paradiso di Francesco Nuti, Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola, e i film di Roberto Benigni da Il piccolo diavolo (1988) a La tigre e la neve [+leggi anche:
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(2005), passando per Johnny Stecchino e il vincitore di tre premi Oscar La vita è bella. Negli ultimi anni aveva collaborato anche con Antonio Albanese (Uomo d'acqua dolce) e Giovanni Veronesi (Manuale d'amore). La sua ultima sceneggiatura risale al 2010, Tutti al mare [+leggi anche:
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, ispirato a Casotto e scritto insieme al figlio Matteo, che lo ha anche diretto.

Lo scorso 14 giugno, Cerami aveva ricevuto un David di Donatello alla carriera, ma non aveva potuto ritirarlo perché già segnato dalla malattia. A ritirarlo per lui, gli amici di sempre Roberto Benigni e il compositore Nicola Piovani (anche lui Oscar per le musiche di La vita è bella). "Mi ha insegnato tantissime cose", disse in quell'occasione Benigni, "soprattutto che l'ispirazione l'aspettano solo i dilettanti, gli altri si rimboccano le maniche e si mettono a lavorare. Lui era precisissimo, e la precisione è una qualità che appartiene ai grandi visionari".

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