Sacro GRA Leone d'Oro a Venezia, Eastern Boys miglior film Orizzonti
- Palmarès in gran parte europeo per la Mostra che chiude la sua 70ma edizione con il primo Leone d'Oro a un documentario della sua storia
La 70ma edizione del Festival internazionale d'arte cinematografica di Venezia si è conclusa questo sabato con un palmarès che era aperto a ogni supposizione visto che nessun favorito era emerso chiaramente nel corso della competizione.
La giuria ufficiale presieduta dal regista italiano Bernardo Bertolucci segna la storia del festival assegnando per la prima volta un Leone d'Oro a un documentario: il film italo-francese Sacro GRA di Gianfranco Rosi, applaudito dalla stampa. Questo premio conferma la buona intuizione di Alberto Barbera che ha introdotto quest'anno il genere documentario nella competizione ufficiale della Mostra. Era dal 1998 che un film italiano non vinceva il Leone d'Oro. Sacro GRA è venduto nel mondo dai francesi di Doc and Films International.
Molto controverso, il greco Alexander Avranas si è aggiudicato il Leone d’argento per la migliore regia per Miss Violence. Il film ha ricevuto un altro premio, con Thémis Papou vincitore della Coppa Volpi della miglior interpretazione maschile.
E' il regista tedesco Philip Gröning a ricevere il Premio Speciale della giuria per il suo film The Police Officer's Wife.
L’Osella della miglior sceneggiatura è andato ai britannici Steve Coogan e Jeff Pope autori di Philomena di Stephen Frears. I vincitori non erano presenti a ricevere il premio perché impegnati a Toronto a "fare affari". Goffa giustificazione lasciata alla libera interpretazione degli organizzatori del giovane mercato veneziano.
La collaborazione tra Italia e Francia è stata premiata una seconda volta con la Coppa Volpi della miglior interpretazione femminile a Elena Cotta per il suo ruolo in Via Castellana Bandiera [+leggi anche:
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intervista: Emma Dante
scheda film] di Emma Dante.
In occasione del suo 70mo anniversario, il festival ha offerto alcuni nuovi premi, tra cui uno in competizione ufficiale: il Gran Premio della Giuria assegnato al taiwanese Tsai Ming-Liang per il suo film Stray Dogs. Altri due riconoscimenti sono stati aggiunti alla competizione Orizzonti: il Premio della miglior regia per Uberto Pasolini, regista della coproduzione italo-britannica Still Life, e il Premio Speciale per il contenuto innovativo attribuito al regista iraniano Shahram Mokri per il film Fish & Cat.
La giuria Orizzonti presieduta dal regista americano Paul Shrader ha attribuito il suo Premio del Miglior Film a Eastern Boys del regista francese Robin Campillo, uno dei favoriti di Cineuropa alla Mostra.
Il Premio Speciale della Giuria Orizzonti è stato attribuito al duo di registi australiani Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson e al loro film Ruin.
E' un'opera prima europea presentata nell'ambito della Settimana della Critica ad aggiudicarsi il Leone del Futuro: White Shadows di Noaz Deshe, coproduzione tra Italia, Germania e Tanzania.
Il cinema americano dovrà accontentarsi di un solo riconoscimento per il giovane Tye Sheridan, protagonista di Joe di David Gordon Greene, che si aggiudica il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente.
La lista dei vincitori
Leone d'oro del miglior film
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Gran Premio della giuria
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Leone d'argento per la migliore regia
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Premio speciale della giuria
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Coppa Volpi della miglior interpretazione maschile
Themis Panou - Miss Violence
Coppa Volpi della miglior interpretazione femminile
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Premio Marcello Mastroianni
Tye Sheridan – Joe
Osella della miglior sceneggiatura
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Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis"
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Orizzonti
Miglior film
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Miglior regia
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intervista: Uberto Pasolini
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Premio speciale della giuria
Ruin - Michael Cody, Amiel Courtin-Wilson
Premio speciale per il contenuto innovativo
Fish and Cats - Shahram Mokri
Miglior cortometraggio
Kush - Shubhashish Bhutiani
(Tradotto dal francese)
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