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PRODUZIONE Italia / Francia

La Sapienza, storia d’amore tra architettura e sentimenti

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- Iniziano oggi le riprese del film firmato dal regista francese Eugène Green, prodotto dall'italiano Alessandro Borrelli per La Sarraz Pictures e da Martine de Clermont- Tonerre per la francese Mact Productions

La Sapienza, storia d’amore tra architettura e sentimenti

Iniziano oggi 12 settembre e termineranno il 12 ottobre, tra Bissone, Stresa, Torino e Roma le riprese di La Sapienza un film firmato dal regista francese Eugène Green, prodotto dall'italiano Alessandro Borrelli per La Sarraz Pictures e da Martine de Clermont- Tonnerre per la francese Mact Productions.

Il titolo del film richiama uno dei progetti più straordinari realizzati dal Borromini: la chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza a Roma.

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Le vicende raccontate ruotano infatti intorno alla figura di un architetto che ha perso l’ispirazione e va in cerca delle motivazioni che in gioventù l’hanno spinto ad intraprendere la professione; ad ammaliarlo furono il barocco e i suoi artefici: il Guarini a Torino e il Borromini a Roma. Ma il film narra anche e soprattutto della storia d’amore che si sviluppa in parallelo tra architettura, ispirazione artistica e naturalmente i sentimenti.

I protagonisti sono Fabrizio Rongione (di origini italiane ma nato in Belgio, protagonista del prossimo film dei fratelli Dardenne, ha recitato anche con De Maria, Corapi, Francesca Comencini e in Diaz [+leggi anche:
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), Christelle Prot (ha recitato nei precedenti film di Green), Arianna Nastro (La solitudine dei numeri primi [+leggi anche:
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) e Ludovico Succio, al debutto. 

Regista e drammaturgo francese, Eugène Green, che firma anche il soggetto e la sceneggiatura del film, ha diretto Toutes les nuits (2001), vincitore del Premio opera prima Louis Delluc, e di Le nom du feu, presentato a Locarno nel 2002. Dopo Le monde vivant, selezionato a Cannes nel 2003, Green ha diretto Le Pont des Arts presentato a Locarno (2005) e Les signes (2006). 

Nel cast tecnico de La Sapienza c'è il direttore della fotografia Raphael OByrne; il suono è di Mirko Guerra e Sonia Portoghese (Sette Opere di Misericordia [+leggi anche:
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); la scenografia è firmata da Giorgio Barullo ed i costumi sono di Agnès Noden.

Per Alessandro Borrelli, produttore di La Sarraz, "il film si inserisce perfettamente nel percorso produttivo della nostra società, attenta a un cinema di qualità che sia nello stesso tempo capace a parlare a un pubblico ampio, affrontando temi universali come la passione, l'amore, la bellezza e l'arte".

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