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FESTIVAL Francia

Che strano chiamarsi Federico al Festival del Cinema Italiano di Annecy

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- Il ricordo/ritratto di Fellini firmato da Ettore Scola il 12 ottobre in anteprima per la Francia. Il Premio Sergio Leone quest’anno viene attribuito a Roberto Andò

Che strano chiamarsi Federico al Festival del Cinema Italiano di Annecy

Il Festival di Annecy Cinéma Italien, la più completa rassegna all’estero della produzione  italiana, presenta il 12 ottobre in anteprima per la Francia Che strano chiamarsi Federico [+leggi anche:
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. "È motivo di grande orgoglio ospitare l’anteprima del film di Ettore Scola, un cineasta da noi molto popolare e da sempre osannato dalla critica francese", sottolinea il Direttore del festival Jean A. Gili.

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Il film è un ricordo/ritratto di Federico Fellini raccontato da Scola in occasione del ventennale della morte del grande regista riminese. E Scola dichiara che "Questo non è un film che somiglia a quelli che ho già fatto e l'ho fatto perché non è un film ma neppure un documentario. Non volevo ricordare Federico a 20 anni dalla sua morte con il solito campionario di repertori. Anche chi non ha visto mai un suo film è come se lo conoscesse, vive nel mondo che lui ha fatto di tutto per rendere più vivibile e più bello".

Come ogni anno, il Festival offre una ricca selezione di opere prime e seconde e documentari in concorso. Per questa 31a edizione, fra i quaranta titoli ospitati nella splendida cittadina dell’Alta Savoia, sono tre i film ancora inediti in Italia, Amoreodio di Cristian Scardigno, Acqua fuori dal ring [+leggi anche:
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di Joel Stangle e 31 gradi Kelvin di Giovanni Calvaruso.

In cartellone, tra gli altri, le opere di Alessandro Gassman, Giovanni Columbu, Elisa Fuksas, Bruno Oliviero, Andrea Segre accanto ai “veterani” Silvio Soldini e Daniele Vicari.

Il Premio Sergio Leone quest’anno viene attribuito a Roberto Andò, reduce dal successo straordinario di Viva la libertà [+leggi anche:
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intervista: Roberto Andò
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. La Regione Marche è al centro di questa edizione con i numerosi film girati in loco (da Ossessione di Luchino Visconti a La stanza del figlio di Nanni Moretti) e un omaggio al grande scenografo, tre volte premio Oscar, Dante Ferretti nato a Macerata.

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