04/04/2003 - Poche certezze ma tante ipotesi: sicura la presenza di Matrix Reloaded, forse Bergman, von Trier e Eastwood

Qualche certezza e molte indiscrezioni. Si sta delineando il programma della 56ma edizione del Festival di Cannes, che si svolgerà dal 14 al 25 maggio, ad una ventina di giorni dall'annuncio della selezione ufficiale.
Il comitato organizzativo del festival ha annunciato ieri la presentazione fuori competizione di Matrix Reloaded dei fratelli Andy e Larry Wachowski, prevista per il 15 maggio. I due attori europei, nuovi arrivati dell'universo Matrix, l'italiana Monica Bellucci e il francese Lambert Wilson, saliranno la scalinata del Palais in compagnia di Keanu Reeves, subito dopo Penelope Cruz che aprirà il festival il 14 maggio con Fanfan la Tulipe [+leggi anche:
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Per quanto riguarda i film in competizione c'è ancora grande mistero, sebbene alcune voci insistano sulla presenza di Saraband [+leggi anche:
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scheda film] di Ingmar Bergman, Dogville [+leggi anche:
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scheda film] di Lars Von Trier, Il cuore altrove di Pupi Avati, Stormy weather di Solveil Anspach, I want to be famous di Amos Kollek, The tulse Luper Suitcases di Peter Greenaway, Elephant di Gus van Sant, Alila di Amos Gitaï, Mystic river di Clint Eastwood, A cinq heures de l'après-midi di Samira Makhmalbaf. Mentre i fratelli Coen, Quentin Tarantino, Wong Kar Wai e Theo Angelopoulos hanno dovuto rinunciare non essendo riusciti a completare in tempo il montaggio dei loro film, Michael Haneke potrà invece partecipare, ma fuori competizione poiché nel cast c'è anche Patrice Chéreau, presidente della giuria di quest'anno.

A rappresentare la Francia ci potrebbero essere Gilles Marchand (Qui a tué Bambi?), Arnaud Desplechin (En compagnie des hommes), Bruno Dumont (Twenty Nine Palms), André Téchiné (Les égarés), Claude Miller (La petite Lili), Jacques Rivette (Marie et Julien), François Ozon (Swimming Pool [+leggi anche:
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scheda film]) e molti altri ancora.

Non ci sono ancora conferme su chi presiederà la giuria della Caméra d'Or che premia la migliore opera prima. Ma si fa insistente la voce sul francese Christian Vincent (La discrète, La séparation).

(Tradotto dal francese)