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PREMI Belgio

Méliès d’oro per Au nom du fils di Vincent Lannoo

- Au nom du fils ha avuto la meglio su Borgman di Alex Van Warmerdam e Holy Motors di Léos Carax nella corsa al Méliès d’oro, assegnato lo scorso weekend a Sitgès

Méliès d’oro per Au nom du fils di Vincent Lannoo

Lo scorso weekend è stato assegnato il Méliès d’oro in occasione del Festival Internazionale del Film Fantastico di Sitgès. Il Méliès d'oro è una ricompensa unica nel suo genere, giacchè abbraccia diversi festival nell'ambito della Federazione Europea dei Festival di Film Fantastici. Ciascuno dei nove festival aderenti assegna ogni anno un Méliès d'argento a uno dei film in competizione, poi a fine stagione questi concorrono per il premio più ambito. Il concorso, riservato al meglio del cinema fantastico e fantascientifico europeo dell'anno, riuniva quest'anno film tanto diversi come Cockneys vs Zombies [+leggi anche:
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e Holy Motors [+leggi anche:
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E' quindi con una certa sorpresa che il riconoscimento è andato a Au nom du fils [+leggi anche:
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di Vincent Lannoo, premiato l'estate scorsa al Festival del Film Fantastico di Neufchatel. Au nom de fils racconta la crociata vendicativa di Elisabeth, madre di famiglia cattolica e tradizionalista che vede il suo mondo crollare quando suo figlio, vittima di un prete pedofilo, si toglie la vita. Anche se oscilla tra più generi, non risparmia spargimenti di sangue e si caratterizza per un tono radicalmente iconoclasta e allegramente irriverente, il film non può essere incasellato né nel genere fantastico né in quello fantascientifico. Da oltre un anno, tuttavia, Au nom du fils sta suscitando ottime reazioni da parte del pubblico nei numerosi festival dove è stato mostrato. Appena la settimana scorsa, aveva ricevuto il Premio del pubblico al festival L’Absurde Séance di Nantes. Questo Méliès sigilla dunque una bella carriera festivaliera.

In passato, il Méliès d’oro ha ricompensato cineasti affermati come Michael Winterbottom (Codice 46 [+leggi anche:
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) e Alex de la Iglesia (Ballata dell'odio e dell'amore [+leggi anche:
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), e consacrato successi come Lasciami entrare [+leggi anche:
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di Tomas Alfredson e Adam’s Apples [+leggi anche:
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di Anders Thomas Jensen. Au nom du fils è il secondo film belga ad aggiudicarsi questo premio, dopo Thomas est amoureux di Pierre-Paul Renders nel 2001.

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