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Ricerca ANICA Univideo: a cinema vanno sempre gli stessi spettatori

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- 27 milioni hanno visto cinema italiano in sala negli ultimi tre anni, ma quasi la metà dei biglietti sono stati acquistati da appena 3 milioni di individui

Ricerca ANICA Univideo: a cinema vanno sempre gli stessi spettatori

Ad andare a cinema sono sempre i "soliti noti": il 19% dei consumatori italiani di cinema in sala si accaparrano circa il 70% dei biglietti venduti. E Il pubblico italiano, in media, preferisce i film stranieri (indice di gradimento 7,64 su 10) piuttosto che quelli italiani (indice 6,47). E soprattutto commedie.

Sono dati che emergono dalla ricerca "Sala e Salotto 2013", presentata a Firenze in un convegno al quale sono intervenuti l'Assessore alla Cultura della Regione Toscana Cristina Scaletti, i rappresentanti di ANICA (Riccardo Tozzi, Angelo Barbagallo e Michele Napoli), The Space Cinema (Giuseppe Corrado), ANEC (Domenico Di Noia), FICE (Mario Lorini), RAI (Roberta Delli Carpini), Sky Cinema (Margherita Amedei), Univideo (Roberto Guerrazzi), Mediaset (Giovanni Modina), Chili TV (Stefano Parisi), Cubovision (Piero De Chiara).

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La ricerca, commissionata da ANICA e Univideo, in collaborazione con AGIS e ANEC, e realizzata da ERGO Research, ha visto analizzato in particolare il comportamento degli italiani verso i film di produzione nazionale.

Certamente gli italiani che vanno al cinema vedono anche cinema italiano: dei 31 milioni di spettatori che sono andati al cinema almeno una volta negli ultimi 3 anni, 27 milioni hanno visto almeno una volta, in tale arco temporale, film di nazionalità italiana.

Il bacino potenziale è dunque molto alto, ma dalla ricerca emergono elementi critici: in primo luogo la grande concentrazione nella fruizione. Se è vero che sono 27 milioni le persone che hanno visto cinema italiano in sala negli ultimi tre anni, è infatti anche vero che quasi la metà dei biglietti venduti nei cinema (il 42%) sono stati acquistati da appena 3 milioni di individui. Questo fenomeno di concentrazione del pubblico è comunque generalizzato a tutto il mercato cinematografico e non soltanto al segmento del cinema italiano. La ricerca ha infatti posto in evidenza come il 19% dei consumatori di cinema in sala acquistino circa il 70% dei biglietti venduti.

La ricerca ha poi analizzato la fruizione di cinema italiano e il suo gradimento presso il pubblico: in primo luogo è risultato che il pubblico italiano, in media, preferisce i film stranieri (leggi statunitensi) piuttosto che quelli italiani, che va al cinema soprattutto per divertirsi, evadere e rilassarsi dalla vita quotidiana. In quest’ultimo caso, però, se si va ad approfondire sugli individui forti consumatori di cinema, si nota che l’accento dell’interesse si sposta su film che sappiano raccontare storie ed emozionare.

La commedia risulta essere il genere preferito (48%), seguita dai thriller e dai film di fantascienza (31%) e dai film d’azione (30%), ma dall’analisi risulta anche che i forti consumatori di cinema prediligono film tratti da libri, così come tendono a considerare poco positivi i sequel e i film con attori noti attraverso la televisione

Tutti i partecipanti al convegno, che ha discusso da diversi punti di vista i dati espressi dalla ricerca, hanno sottolineato la necessità e l’urgenza di cambiare profondamente il mercato e di aprirlo il più possibile, sia pure nel rispetto di tutte le componenti.

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