email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

GIJÓN 2013

La vie nous appartient: giovani sull'orlo del precipizio

di 

- La produzione austriaca in lingua francese, presentata al festival di Gijón, affronta il delicato e oscuro problema sociale del suicidio fra adolescenti

La vie nous appartient: giovani sull'orlo del precipizio

L'Austria occupa il sesto posto di una triste classifica di cui si parla poco: quella dei giovani che decidono di togliersi la vita. Questo dato ha colpito il regista di origine coreana Alex K. Lee a tal punto che ha deciso di scrivere la sceneggiatura della sua opera prima affrontando questo tema scomodo. Ovviamente, ha incontrato i dubbi di chi sosteneva che un conflitto tanto drammatico avrebbe potuto dar vita a un film troppo severo, ma il regista voleva che nel film prevalesse uno spirito di speranza. La pellicola è stata presentata in prima mondiale, alla presenza di tutta la sua squadra, nella sezione Enfants Terribles del 51 Festival Internazionale del Cinema di Gijón.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Nei suoi 88 minuti di durata, La vie nous appartient segue da vicino i suoi unici due personaggi: Sarah (Alix Bénézech) è una ragazza determinata che, inseparabile dalla sua chitarra e il suo zaino, ha contattato via internet Philip (Florent Arnoult), un ragazzo della sua stessa età, per incontrarsi in un luogo tra le montagne che le mostrò suo padre. Non si tratta però di un film romantico, perché il motivo che li porta lì è ben diverso.  

Per due giorni accompagneremo questi due giovani che non vogliono più vivere e scopriremo quali sono le ragioni che li hanno portati a prendere questa drastica decisione. Lo faremo attraverso le loro conversazioni, nelle quali snoccioleranno i loro traumi, angosce, insoddisfazioni e bisogni. Lei anela all'amore del padre assente; lui, il freak della scuola, vorrebbe essere considerato di più dai suoi compagni. Entrambi vengono da famiglie poco comunicative e sono vittime del vuoto dei nostri giorni: il mondo non li ascolta e loro non ascoltano il mondo.  

Il film ha buone intenzioni ma pecca di un eccesso di dialoghi che finisce per penalizzare l'azione, che avanza di poco. Scanditi i suoi episodi da discutibili e mielosi momenti musicali, contiene belle panoramiche dei paesaggi di montagna dove si svolge l'azione. L'autore ha disegnato i suoi personaggi e le loro conversazioni sulla base di lettere realmente lasciate da giovani suicidi. E' questo il maggior pregio del film: dar luce a un tema oscuro e tabù nella nostra società, e lo fa con umiltà e cautela. Il regista ha adattato la sceneggiatura originale in lingua francese quando ha scelto i suoi protagonisti, e ha contato sull'appoggio di Lower Austria Cultural Fund. Il film sarà distribuito da Penny Lane Film.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy