15/01/2014 - A Wes Anderson, Alain Resnais e Claudia Llosa si aggiungono Feo Aladag, Hans Petter Moland, Richard Linklater e Rachid Bouchareb

Dopo il tradizionale annuncio, prima delle vacanze di Natale, dei primi titoli candidati alla competizione berlinese (nella fattispecie sei film, tutti prodotti o coprodotti in Europa – leggi l'articolo), quattordici nuovi pretendenti agli Orsi si aggiungono alla lista, ora al completo. Tra questi, un buon numero di film germanofoni (tra cui la nuova pellicola di Feo Aladag, apprezzato per When We Leave [+leggi anche:
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intervista: Feo Aladag
intervista: Feo Aladag
scheda film], Premio LUX 2010) e di titoli asiatici, e poi il nuovo lungometraggio del norvegese Hans Petter Moland (già in competizione a Berlino nel 2010 con l'eccellente A Somewhat Gentle Man [+leggi anche:
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intervista: Hans Petter Moland
scheda film]).

In tutto, i 20 titoli selezionati rappresentano 20 paesi, dall'Algeria (con il nuovo film di Rachid Bouchareb) all'Uruguay, passando per il Giappone, gli Stati Uniti (con Boyhood di Richard Linklater) e dodici paesi europei.

Fuori concorso, la coproduzione franco-tedesca Beauty and the Beast [+leggi anche:
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intervista: Léa Seydoux
intervista: Vincent Cassel
scheda film] di Christophe Gans, con Vincent Cassel, Léa Seydoux e André Dussollier, raggiunge il titolo tedesco-americano The Monuments Men [+leggi anche:
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scheda film] di George Clooney e la versione lunga di Nymphomaniac, volume 1 [+leggi anche:
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intervista: Louise Vesth
scheda film] di Lars von Trier.

Lista completa dei film in concorso al 64mo Festival di Berlino (6-16 febbraio 2014):

Zwischen Welten [+leggi anche:
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intervista: Feo Aladag
scheda film] (t.i. Inbetween Worlds) di Feo Aladag (Germania)

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scheda film] di Edward Berger (Germania)

Kreuzweg [+leggi anche:
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Q&A: Dietrich Brüggemann
scheda film] (Stations of the Cross) di Dietrich Brüggemann (Germania)

Kraftidioten [+leggi anche:
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intervista: Hans Petter Moland
scheda film] (In Order of Disappearance) di Hans Petter Moland (Norvegia/Svezia/Danimarca)

Macondo [+leggi anche:
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intervista: Sudabeh Mortezai
scheda film] di Sudabeh Mortezai (Austria) – opera prima

Praia do Futuro [+leggi anche:
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scheda film] di Karim Aïnouz (Brasile/Germania)

Historia del miedo [+leggi anche:
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scheda film] (History of Fear) di Benjamin Naishtat (Argentina/Uruguay/Germania/Francia) – opera prima

La tercera orilla [+leggi anche:
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scheda film] (The Third Side of the River) di Celina Murga (Argentina/Germania/Paesi Bassi)

La voie de l‘ennemi [+leggi anche:
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scheda film] (Two Men in Town)di Rachid Bouchareb (Francia/Algeria/Stati Uniti/Belgio)

Boyhood di Richard Linklater (Stati Uniti)

Chiisai Ouchi (The Little House) di Yoji Yamada (Giappone)

Tui Na (Blind Massage) di Ye Lou (Cina/Francia)

Bai Ri Yan Huo (Black Coal, Thin Ice) di Yinan Diao (Cina)

Wu Ren Qu (No Man’s Land) de Hao Ning (Cina)

Titoli già annunciati:

Grand Budapest Hotel [+leggi anche:
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scheda film] di Wes Anderson (Regno Unito/Germania)

Aimer, boire et chanter [+leggi anche:
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scheda film] (Life of Riley) di Alain Resnais (Francia)

'71 [+leggi anche:
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Q&A: Yann Demange
scheda film] di Yann Demange (Regno Unito)

Aloft [+leggi anche:
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intervista: Claudia Llosa
scheda film] di Claudia Llosa (Francia/Spagna/Canada)

Die geliebten Schwestern [+leggi anche:
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intervista: Dominik Graf
scheda film] di Dominik Graf (Germania)

Stratos di Yannis Economides (Grecia/Cipro/Germania)

(Tradotto dal francese)