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BERLINALE 2014 Fuori concorso

Berlinale: Una rivisitazione con effetti speciali della fiaba classica La bella e la bestia

di 

- Il fantasy romantico franco-tedesco potrebbe riscuotere un grande successo tra le giovani generazioni

Berlinale: Una rivisitazione con effetti speciali della fiaba classica La bella e la bestia
Léa Seydoux in La bella e la bestia

Nonostante la storia del cinema sia ricca di adattamenti, non c’era ancora stata una versione con effetti speciali della fiaba "La bella e la bestia" prima di quella di Christophe Gans. La sua versione di La bella e la bestia [+leggi anche:
trailer
making of
intervista: Léa Seydoux
intervista: Vincent Cassel
scheda film
]
, che non si discosta molto dalla storia originale, è stata mostrata alla Berlinale nella sezione fuori concorso. I protagonisti sono Léa Seydoux e un pelosissimo Vincent Cassel.

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Il film, che è stato prodotto negli Studios Babelsberg appena fuori Berlino, fa ampio uso di effetti speciali e immagini generate al computer per portare sul grande schermo la storia di un mercante (André Dussollier) che, dopo aver rubato una rosa dal giardino della bestia, è costretto a dare in cambio sua figlia Bella (Seydoux) in sposa. La versione di Gans della storia della bestia è un po’ diversa da quella della fiaba, e sarà rivelata a Bella in un coloratissimo sogno.

Il film potrebbe sorprendere un pubblico adulto per alcune scelte narrative (come il fatto che Bella e la bestia passino talmente poco tempo insieme sullo schermo che la rivelazione dei loro sentimenti coglie di sorpresa come un coniglio nel cappello di un prestigiatore) e per la mancanza di emozioni, ma l’attenzione di Gans per costumi e scenografia potrebbero divertire le giovani generazioni e particolarmente quelle che non conoscono la versione del 1991 della Disney.

La bellezza e la fragilità di Léa Seydoux la rendono una principessa delle fiabe convincente, e le scene in cui Bella esplora il castello incantato o quando fa di tutto per tornare dalla bestia sono impressionanti da un punto di vista visivo. Purtroppo il regista ha scelto una trama poco convincente per il terzo atto, al solo scopo di aumentare la tensione che, accompagnata da effetti speciali meno spettacolari, spinge a chiedersi se il cinema europeo riuscirà mai ad arrivare ai livelli di Hollywood per quanto riguarda gli effetti visivi.

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(Tradotto dall'inglese)

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