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VENEZIA 2014 Giornate degli Autori

Giovani skater decadenti in The Smell of Us

di 

- VENEZIA 2014: Il nuovo film di Larry Clark, prodotto da Francia e Belgio, si immerge nel torbido mondo della prostituzione maschile tra adolescenti

Giovani skater decadenti in The Smell of Us

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, una selezione delle Giornate degli Autori che quest’anno sembra concentrarsi più che mai sull’universo giovanile. La lente del regista americano, acclamato autore di Kids e Marfa Girl (miglior film al Festival di Roma 2012) e da sempre interessato al mondo dei teenager, si concentra stavolta su un gruppo di skater che all’ombra del Museo d’arte moderna di Parigi (il film è una produzione franco-belga) saltano sulle loro tavole, fumano canne e si vendono al miglior offerente.

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La prostituzione di questi giovani decadenti, attratti dal denaro facile e promiscui fino al midollo, è al centro del racconto di Clark, che magnifica i loro corpi nudi e sudati, e poi li umilia sottoponendoli alle carezze sbagliate di vecchi sporcaccioni e a rapporti sessuali disgustosi. Tra tutti spicca Math (Lukas Ionesco), apollineo coi suoi riccioli biondi, che “fa sognare” i suoi clienti e dispensa consigli al suo amico JP (Hugo Behar-Thinières) su come prostituirsi senza concedersi troppo. “Volevo fare un film sulla gioventù francese da quando presentai Kids a Cannes nel 1995”, spiega Clark che per la prima volta compare in un suo film, in un cameo, nei panni di un senzatetto. “Volevo mostrare come questi giovani si muovono in questa nuova società alterata da internet, che li rende prede di approfittatori e facili guadagni”. 

Niente di più facile, infatti, che trovare un nickname qualsiasi e offrire il proprio corpo online. Nel film sono quattro ragazzi a farlo, mentre un altro (una sorta di alter ego del regista) li riprende con il suo cellulare nei momenti in cui fanno sesso, volano sullo skateboard o sfasciano l’appartamento di un cliente, sotto le belle note indie selezionate dal britannico Howard Paar (Il grande Lebowski, Monster) e le incursioni di un Michael Pitt (già in Bully dello stesso Clark) che di tanto in tanto entra in scena con una chitarra e canta.

Film scandalo è l’etichetta che viene spesso associata ai film di Larry Clark, e questo non fa eccezione. Il regista non fa sconti quando si tratta di rappresentare il degrado umano, in particolare quello che vede persone più che mature, sia uomini che donne, approfittare di corpi giovani e belli, letteralmente con la bava alla bocca. I dettagli su pubi, addomi, nuche, piedi sono certo un po’ voyeuristi, ma contribuiscono a rendere palpabili quelle forme, in una rappresentazione che mette in primo piano la carnalità e che di quelle carni vuole far sentire l’odore. 

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