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SAN SEBASTIAN 2014 Nuovi registi

Limbo: una voce nuova e originale

di 

- Questo film della danese Anna Sofie Hartmann cuoce a fuoco lento e lascia un'impressione profonda

Limbo: una voce nuova e originale

La sezione Nuovi registi del Festival di San Sebastian ha rivelato una nuova voce molto interessante: quella della danese residente in Germania Anna Sofie Hartmann. Il suo primo lungometraggio, Limbo [+leggi anche:
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, presentato qui in anteprima mondiale, ha diviso il pubblico. E’ innegabile tuttavia che la regista ha talento e che il suo approccio riesce a combinare delicati problemi personali con la banalità del quotidiano, dando un senso compiuto a entrambi.

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La storia di svolge nella città danese di Nakskov, dove un gruppo di liceali prova Antigone nell’ambito di un corso d’arte drammatica. Poco a poco, l’attenzione si concentra su Sara (Annika Nuka Mathiassen), un’allieva intelligente e carina che aiuta la sua prof, Karen (Sofia Nolsø), a tinteggiare il suo appartamento.

Anche Karen viene da un luogo remoto (l'isola di Tórshavn, che fa parte delle isole Féroé) e questo è lo spunto della loro prima conversazione. Presto diventa ovvio che Sara nutre dei sentimenti per Karen, e infatti la liceale non esita a confessarle il suo amore. Naturalmente, l’insegnante prende le sue parole come una fantasia d'adolescente.

Nel frattempo, in città, la vita segue il suo corso, e la nostra truppa di liceali si ritrova regolarmente al pub per discutere delle implicazioni morali dei libri che leggono, compresa Sara, che non sempre è al centro di queste scene di gruppo. Hartmann cosparge il tutto di sequenze quasi documentaristiche che mostrano la fabbrica di zucchero della città. Un parallelismo si presenta quando gli studenti chiacchierano in attesa del loro kebab dopo una notte alcolica, mentre gli immigrati che li servono discutono fra di loro nella loro lingua, non sottotitolata.

Dopo che la situazione si inverte in modo tanto drastico quanto inaspettato (sebbene sia presentato in maniera tanto naturale da colpire lo spettatore solo a fine proiezione), il terzo atto del film continua sulla stessa linea, ma è su Karen che ci si concentra stavolta. A seconda dello spettatore, il procedimento può risultare affascinante quanto frustrante, il che spiega le reazioni divise sia della critica che del pubblico presente a San Sebastian.

Malgrado il suo titolo dimenticabile, Limbo è un film originale sia nella sostanza che nella forma: è un film che cuoce a fuoco lento, ma che produce nello spettatore un’impressione duratura che continua a evolversi dopo la proiezione, molto più che durante. 

Il film è prodotto dalla scuola di cinema di Hartmann, la celebre DffB de Berlin, che ne detiene anche i diritti. 

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(Tradotto dall'inglese)

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