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FESTIVAL Svizzera

Qui vive, il racconto sobrio e potente di un personaggio alla deriva

di 

- Reda Kateb brilla in un'opera prima che supera con finezza i cliché legati al tema della banlieue. Scoperto a Cannes nel programa dell'ACID.

Qui vive, il racconto sobrio e potente di un personaggio alla deriva

Marianne Tardieu ha stupito ed emozionato il pubblico della decima edizione dello Zurich Film Festival con un primo lungometraggio coraggioso ed elegante. Qui vive [+leggi anche:
trailer
intervista: Marianne Tardieu
scheda film
]
, ritratto e diario intimo di un personaggio in bilico tra speranza e disperazione, ha saputo affrontare in modo sobrio ma al contempo violento il tema della vita nelle periferie urbane francesi. Ritornato a vivere con i suoi genitori, Chérif, trentenne con un futuro incerto, sogna di lavorare un giorno come infermiere ma il concorso d’entrata sembra una prova insormontabile. Nel frattempo lavora come vigile in un centro commerciale vicino alla casa dei suoi genitori dove deve subire quotidianamente le angherie di un gruppo di adolescenti annoiati. Due avvenimenti maggiori scombussolano la sua routine: l’incontro con la solare maestra Jenny (interpretata dalla stella nascente Adèle Exarchopoulos) e la comparsa inaspettata del suo vecchio amico d’infanzia Dedah. Malgrado il suo sogno di diventare infermiere si avvicini, la sua vita inizia pericolosamente a vacillare e i fantasmi del passato ritornano a tormentarlo. 

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Marianne Tardieu dipinge in modo sobrio ma deciso la vita di quartiere, con le sue difficoltà quotidiane e i suoi tristi paesaggi urbani, illuminati però da un’energia vitale, da una speranza che non si spegne mai. Qui vive mette in scena un mondo spesso dimenticato, un universo popolato da personaggi che lottano per la sopravvivenza in una società che sembra averli dimenticati. Il primo lungometraggio di Marianne Tardieu interpella lo spettatore, lo sorprende mostrandogli cosa si nasconde dietro la banalità di un quotidiano apparentemente grigio e desolante. Chérif, magnificamente interpretato da Reda Kateb splendente di forza e delicatezza, ci fa entrare nel suo universo intimo dove niente è facile e dove i sogni e le ambizioni devono fare i conti con le difficoltà quotidiane. Il protagonista di Qui vive ci conduce per mano in un territorio ambiguo, inedito, che destabilizza e rimette in discussioni certi cliché legati alla vita nelle periferie urbane. Chérif è di una delicatezza rara, sempre al confine tra tristezza e violenza, tra la volontà di cambiare il suo quotidiano e la facilità di una vita fatta di piccola delinquenza.

Marianne Tardieu punta la sua cinepresa su personaggi “reali”, fatti di sentimenti, desideri ed ambizioni, sempre alla ricerca di una stabilità che spesso sembra irraggiungibile. Qui vive ci dimostra come queste “no man’s land” non siano semplicemente dei mostri di cemento compatti e asettici dove la brutalità domina sovrana. Marianne Tardieu ricostruisce con precisione e sobrietà uno spazio nel quale ogni personaggio occupa un posto preciso. Un posto dove il grigiore del quotidiano viene combattuto con la forza di volontà, con un’urgenza di vivere rari e con la ferma volontà di voler cambiare il proprio destino. Un film luminoso.

Qui vive è venduto nel mondo da Urban Distribution International.

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