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BERLINALE 2015 Panorama

Necktie Youth: inquisitorio, polemico e probabilmente uno dei migliori

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- BERLINO 2015: Con scene che potrebbero erroneamente essere descritte come "caotiche", questo film è per la gente di domani

Necktie Youth: inquisitorio, polemico e probabilmente uno dei migliori

L'opera prima Necktie Youth, co-produzione olandese-sudafricana, è stata presentata alla Berlinale in anteprima mondiale dal sorprendentemente carismatico, autodidatta Sibs Shongwe-La Mer. Il film è stato proiettato nella sezione Panorama, ed è stato accolto calorosamente.

Il film di Mer è ancora un altro successo sbocciato da un nuovo fertile territorio cinematografico in bianco e nero (accanto a film come The Project of the Century [+leggi anche:
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]
). E Mer descrive eloquentemente la sua decisione monocromatica come un omaggio romantico alle origini del cinema, da parte di una new wave che sta appena iniziando. La decisione è anche interessante in un Paese che si è visto in precedenza come bianco o nero; ma questo film cancella quei tempi, raffigurando invece uno stato d'animo comune ad entrambe le culture.

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Il film discute inoltre la capacità delle pellicole in bianco e nero di trasmettere ipnoticamente "linee e forme". Ma Necktie Youth lo fa in modo complesso. Le scene si annebbiano quando le emozioni sono forti, il rallentatore trasmette letargie indotte dalla codeina, e il time-lapse cattura l'euforia da cocaina. In realtà, ci sono un sacco di tecniche per un sacco di emozioni drogate, perché Necktie Youth narra le disavventure di un branco di ragazzi di Sandton, nella periferia nord di Johannesburg (e la parte destra dei binari).

Quindi questa è una di quelle storie scintillanti che rimuovono gli incubi dalla periferia. Questi ragazzi altamente disfunzionali perciò (legalmente e illegalmente) si fanno strada narcotizzandosi durante il loro inverno del malcontento (che segue il suicidio di un loro amico, tristemente basato su una storia vera). Ma i giovani sono anche estremamente eruditi, il che rende piacevole ascoltare le mezze verità improvvisate, ironiche, e piene di rabbia che fuoriescono dalle loro bocche in un africano molto americanizzato.

Necktie Youth dunque trascina furiosamente il cinema sudafricano nel presente, con gli occhi spalancati e pensando senza sosta alla sua prossima mossa. Fibrillante e contemporaneo, il film risponde direttamente al Sud Africa post-apartheid grazie al talento del regista e dei suoi amici, che essenzialmente interpretano loro stessi. E la performance esilarante di Mer ci aggiorna su Johannesburg, esplorando le conseguenze del suo sviluppo post-segregazione.

Proprio come in The Project of the Century, la trama si alterna a filmati originali a colori, portando con sé un peso emotivo di speranza che fa sembrare il presente dei giovani inacidito e incolore. In realtà, Necktie Youth allude viralmente a quell'oblio di libertà e di stravaganza che segue qualunque periodo di speranza, sia quello del dandy, della vamp o dell'hippy. E Mer attinge da tutti e tre. I suoi personaggi vagano con stile, accompagnati da una colonna sonora a volte jazzata (ma sempre brillante), dichiarando che questo o quello è "fico". Dopo tutte le droghe assunte, anche il film guarda sempre al passato, pensieroso.

Il film porta la dedica, "In memoria del 1991," l'anno di nascita del regista, e gran parte di Necktie Youth esprime il pentimento di essere cresciuti fino a diventare così apatici. Allo stesso tempo, vi è il desiderio di tornare al Sud Africa di Mandela del 1994, quando tutti erano sereni e ottimisti. Così Necktie Youth rappresenta uno dei futuri del cinema più oscuri e luminosi al contempo, e Premium Films ha fatto bene ad acquisirne i diritti di distribuzione mondiale.

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(Tradotto dall'inglese)

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